stiamo proprio studiando all'università con neurobiologia, come una intensa attività cerebrale riesca ad intensificare il cosiddetto "firing" neurale che consiste in una continua scarica di impulsi elettrici a seguito del cambiamento del potenziale d'azione dei nodi di ranvier con la mielina; più le cellule sono stimolate, maggiori saranno i feedback positivi che provocheranno meccanismi di sopravvivenza e di regolazione genica su fattori della correzione negli errori genici.
Pensate, infatti, cosa avviene negli anziani che non praticano più la lettura e qualsiasi tipo di attività che va a stimolare i centri del pensiero e della memoria; ebbene, gli anziani in questo stato presentano all'autopsia atrofia tissutale dell'encefalo.
Questo avviene perchè il corpo tende in continuazione a spendere meno energie possibili, proprio come la teoria degli orbitali ed il VSEPR per gli atomi.
Tutto è determinato dagli stimoli che il corpo e l'ambiente inviano alle nostre cellule e poi ai nostri cromosomi ed infine ai nostri geni; prenderò in esempio Rita Levi Montalcini, fino alla fine dei suoi giorni è stata lucida e fino agli ultimi istanti ha studiato, se ipoteticamente aprissimo la sua scatola cranica troveremmo un cervello intatto e privo di una caratteristica atrofia che azzarderei a considerare "compensativa" così come avviene per l'ipertrofia
Studiare danneggia il cervello
- salucard
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