Il CEO di Avago, Hock E. Tan, fino all'annuncio dell'acquisizione di Broadcom, si era trasformato probabilmente nell'essere più paranoico che la storia dell'industria IT avesse mai visto, come egli stesso ha affermato in un'intervista, per timore che qualcuno (Intel e Qualcomm in particolare) rilanciasse sulla sua offerta: “We feel a little paranoid”. In quelle ore Tan era diventato un perfetto emulo di Andy Groove, ex-CEO di Intel, il quale una volta affermò: “Only the paranoid survive”.
Ma ora che l'acquisizione si è compiuta, e che le due aziende si fonderanno in un mega-gruppo, si può parlare del futuro di quello che si presenta come uno dei poli tecnologici oggi più completi nell'ambito delle telecomunicazioni e dell'industria mobile. Avago non è un nome molto conosciuto presso l'utenza, eppure ha le mani in pasta quasi in ogni dove: cablatura di reti di fibre ottiche? Avago. Cablatura di server farm o di centri di ricerca (come il CERN)? Avago. Infrastrutture LTE e Wireless nelle città? Avago. Energie rinnovabili? Avago. Sistemi di guida per missili? Avago. Head Up Display per aerei militari e civili? Avago. E la lista potrebbe continuare molto a lungo.
La penetrazione di Avago nel settore delle comunicazioni è notevole.
Broadcom, al contrario, è decisamente più conosciuta dall'utenza consumer, in quanto opera anche, ma non solo, in quei settori più vicini all'utilizzo quotidiano delle persone: modem LTE, SoC consumer (ad esempio per il Raspberry), Automotive, Internet of Things, e via di questo passo.
Grazie a questo accordo, costato ad Avago 37 mld di dollari (17 mld in liquidi, e 20 mld in azioni), nasce un gruppo (il quale prenderà il nome di Broadcom Limited) che potrebbe diventare leader mondiale nel settore delle telecomunicazioni, andando a coprire tanto le aree Enterprise quanto quelle Consumer, senza soluzione di continuità, come ha affermato proprio Hock E. Tan: “The combination of and creates a global diversified leader in wired and wireless communication semiconductors. Avago has established a strong track record of successfully integrating companies onto its platform. Together with, we intend to bring the combined company to a level of profitability consistent with long-term target model”. Sono limitate, infatti, le aree di sovrapposizione delle due aziende, e i tagli che sono preventivati tra il personale riguardano più che altro gli uffici di contabilità e marketing: “750$ million of projected annual cost synergies expected to be achieved within 18 months”. Una buona notizia per i dipendenti delle due aziende.
Dalla conference call che seguirà questa fusione, ci si attende di conoscere più in dettaglio le strategie future che il gruppo intenderà intraprendere. Restiamo sintonizzati.