La caratteristica principale del case Node 202 di Fractal, quella che ho apprezzato sin da subito dopo aver notato le dimensioni comparabili ad una moderna console, è la semplicità del design.
Nonostante il suddetto abbia delle modeste prese d'aria su entrambe le facce e relativi bordi, riesce a mantenere un aspetto sobrio ed elegante, cosa non da tutti a quanto pare. Il colore principale è il nero, sopratutto per la parte realizzata in alluminio, con alcuni dettagli lucidi, nella fattispecie presenti sul layout frontale e su tutto il bordo dello cabinet.
Nella parte frontale, oltre al logo del produttore, abbiamo un pannello I/O composto da 2 porte USB 3.0 Type A, jack da 3,5mm per cuffie/microfono e tasto di accensione retro-illuminato da un LED di colore bianco.
Ulteriore caratteristica "rubata" alle console è la possibilità di poterlo utilizzare sia in orizzontale, grazie agli appositi 4 gommini distanziatori forniti in bundle, sia in verticale tramite lo stand fornito.
La disposizione interna è molto semplice, e ricalca quanto visto sui case ITX analizzati nei precedenti articoli (ergo, i SilverStone Milo ML-08 e Raven RVZ-01).
Vi sono 2 "camere", la prima dedicata al comparto motherboard&PSU e l'altra dedicata completamente alla GPU. Questo permette non solo di organizzare al meglio il limitato spazio a disposizione, ma anche di ottimizzare al meglio la dispersione termica dei differenti componenti, così che l'uno non possa "interferire" con l'altro.
Come potrete inoltre notare dalle immagini di dettaglio allegate, il case è formato da 3 strati, quasi come fosse un sandwich. Quello principale e centrale non è altro che lo scheletro che mantiene il tutto fisso a sé, al quale poi vanno ad accoppiarsi i 2 "coperchi".
Questi ultimi, una volta rimossi, offrono l'accesso ai filtri antipolvere che permettono di salvaguardare i componenti. Per accedere a quello dedicato alla CPU basta semplicemente rimuovere il coperchio principale, mentre per rimuovere quelli dedicati a GPU e PSU bisogna rimuovere il coperchio che funge "da base", anche se i filtri magnetici sono in questo caso fissati allo scheletro principale.
Si tratta di una scelta un tantino azzardata, in quanto quest'ultima operazione non è molto semplice da effettuare una volta installati tutti i componenti necessari per il funzionamento del computer ... difatti il sottoscritto, infischiandone delle predisposizioni suggerite dal produttore, ha ancorato il filtro dedicato alla GPU nella parte esterna del case.
Probabilmente si tratta di una scelta "anti-estetica", ma sicuramente più pratica e funzionale. :P
Giunti al termine del tour, vi sono da analizzare altre due peculiarità di questo case.
Innanzitutto vi è, nel vano di alloggiamento della GPU, una sorta di sostegno regolabile per far si che questa ci si appoggi per aumentarne la stabilità. É una discreta soluzione, ma c'è da sottolineare come può essere incompatibile con alcune varianti delle attuali GPU in commercio; inoltre, sappiate che "sarete costretti a farne a meno" nel caso in cui si vogliano installare 2 ventole low-profile da 120mm.
Infine, un accenno al comparto storage. Questo case, date le risicate dimensioni, riesce difficilmente e solo tramite soluzioni "homemade" ad ospitare i classici HDD da 3.5" ma, come potrete vedere dallle immagini qui di seguito, offre il supporto a 2 drive da 2.5".
Questo avviene tramite una particolare gabbia posizionata vicino al PSU che si aggancia sul supporto centrale, e che divide le due zone principali del case stesso.
Una menzione d'onore va fatta in ultimo al PSU Integra da 450W 80+ Bronze, non modulare, che si trova in bundle con questo case.
Tale unità, prodotta per Fractal Design da FSP, è caratterizzata da capacitori Taiwanesi di buona qualità, una buona dose di protezioni (OPP / OVP / UVP / SCP / OCP), un'aspettativa di vita fino a 100.000 ore e ben 36A per le 2 uscite PCIex ad 8-pin.
Al fine di mantenere le giuste temperature, all'interno vi è una ventola da 80mm che andrà ad operare a pieno carico solo nel momeno in cui verranno raggiunti i 50°C.