A prima vista le cuffiette XPG EMIX I30 di ADATA non sembrano tanto "diverse" rispetto a quelle dei competitor, a parte naturalmente i differenti dettagli che derivano dal design esterno.
Il corpo degli auricolari si suddivide in 2 zone. La prima di colore rosso e realizzata in alluminio, sulla quale poi viene installato ad incastro l'apposito supporto in gomma, e la seconda di colore nero e realizzata in materiale plastico, ove capeggia il logo del brand XPG.
Qui arriva il cavo di connessione che, a differenza dai prodotti più comuni, viene connesso "lateralmente", facendo si che questo possa allontanarsi il più possibile, durante la sua "caduta" verso il dispositivo a cui è connesso, dalla zona dell'incisura intertragica e dal lobo dell'orecchio.
A circa 20cm di distanza dall'auricolare destro troviamo il controler che comprende il microfono ed un pulsante multi-funzione. Questo, laddove le cuffie siano collegate ad uno smartphone, prevede questa modalità di utilizzo:
Infine, a distanza di circa altri 20cm, vi è uno sdoppiatore che raccoglie i cavi provenienti dai singoli auricolari. Questo è necessario in quanto la sorgente prevede il singolo jack da 3,5mm di tipo TRRS (Il quale, ricordiamo, fornisce unitamente il segnale per cuffie e microfono).
Ma cos'è dunque che rende così "speciali" queste cuffie rispetto alle soluzioni concorrenti? Per rispondere a questa domanda bisogna sollevare il cofano, e dare uno sguardo al design interno brevettato da ADATA.
Innanzitutto il produttore ha scelto di adottare un driver da 13,5mm, piuttosto che rimanere nell'ordine dei 10mm, capace di offrire una potenza maggiore, unitamente a toni alti più nitidi e a toni bassi più profonti.
Toni bassi che, grazie all'aggiunta di un micro-subwoofer per ogni auricolare, riescono a lasciare ancora più il segno.
E l'effetto surround, senza il supporto di un software, da dove deriva? "Semplice": l'effetto "spaziale" del suono viene generato da una speciale cavità viscoelastica che, una volta attraversata da quest'ultimo e muovendosi verso l'interno o l'esterno a seconda del flusso, genera una gamma più ampia rispetto al normale.