Finalmente sono state pubblicate le prime recensioni delle CPU Alder Lake, quindi possiamo farci un'idea di massima delle caratteristiche di questi prodotti. Come abbiamo puntualizzato diverso tempo fa, le recensioni dei maggiori siti mancano di diverse informazioni essenziali, fattore che non ci permette di confrontare direttamente i risultati ottenuti, ma questo non ci fermerà certamente. Seppure con diversi "buchi", quanto è emerso risulta decisamente interessante.

Per rendere questo articolo facilmente consultabile e di veloce lettura, analizzeremo i diversi punti di discussione in maniera didascalica, uno alla volta, parlando della CPU di punta, il Core i9-12900K.

Partiamo dalle prestazioni delle CPU Alder Lake, e più precisamente dal confronto tra le memorie DDR4 e DDR5. Le CPU ADL sono le prime di classe mainstream a sfruttare queste memoria, attualmente abbastanza costose, quindi un eventuale acquirente si farà sicuramente questa domanda: vale la pena acquistare le DDR5 al posto delle DDR4? La differenza di prezzo, infatti, non è irrisorio: 32GB di DDR4-3600 costano circa la metà di 32GB  di DDR5-4800.

In linea generale, l'esborso aggiuntivo non sembra valere l'aumento di prestazioni. Nella recensione di Anandtech notiamo come la differenza prestazionale sia attorno al 3% in ambito Gaming. Per quanto concerne la produttività, invece, dipende dal software utilizzato, perché in alcuni casi sono addirittura le DDR4 ad essere preferibili. Ad esempio, nel Dolphin Render Test le DDR4 sopravanzano le DDr5, seppur di poco, in Cinebench R23 troviamo un pareggio, mentre con Handbrake le DDR5 garantisco un miglioramento prestazionale superiore al 10%. Anche il portale Hardwaretimes mostra risultati simili nei videogiochi.

Passiamo al confronto Windows 11 vs. Windows 10, ed implicitamente tra gli scheduler dei due sistemi operativi. Nella quasi totalità dei benchmark la configurazione con Windows 11 è risultata vincitrice,  anche se generalmente di pochi punti percentuali. In alcuni casi, comunque, la differenza è risultata interessante, come ad esempio nell'Encoding AES, con un +39%, e in Cinebench R23, con un +6%. Probabilmente ci sono ancora nei discreti margini di miglioramento nella gestione delle due tipologie di core, ad alte prestazioni e a basso consumi. Con l'introduzione di nuovi BIOS e delle prossime patch di Windows potremmo dover necessitare di un aggiornamento delle recensioni.

 Per quanto concerne i consumi, Alder Lake mostra consumi superiori alle CPU AMD Ryzen 5000 di pari fascia, almeno con le impostazioni default (come per tutte le CPU, l'utente può lavorare con il BIOS per limare le tesioni di funzionamento e altri valori). In Cinebench R23 il Core i9-12900K consuma circa 93W in più rispetto al Ryzen R9 5950X (Techpowerup) , o 134W in più in Blender (TechSpot). Per quanto riguarda i valori in Idling, invece, non c'è una sostanziale differenza tra Alder Lake, le altre uArch di Intel e le CPU Ryzen di AMD: gli E-Core non sembrano dare alcun boost in questo ambito.

Il vero punto di forza del Core i9-12900K (16C/24T) è il prezzo di commercializzazione, pari a $589 di MSRP (Tasse escluse), o circa 700 Euro - tasse incluse - in Europa. Si tratta di un prezzo in linea con quello della CPU Ryzen 7 5950X (16C/32T), pari a circa 750 Euro. La CPU di Intel è generalmente più veloce con i software che sfruttano un massimo di 8 o 16 core (ad esempio i software di Adobe o i videogiochi), mentre la CPU AMD vince con i software pesantemente multithreaded. Purtroppo al momento quello che taglia le gambe alle CPU Intel è il prezzo dei componenti di contorno, cioè le memorie DDR5 e le schede madri (le mobo dotate di chipset B660 usciranno solo dopo Natale ...).

In ultimo, come già dicemmo all'uscita delle CPU Ryzen delle serie 3000 e 5000, bisognerà attendere nuovi BIOS e ulteriori patch di Windows 11 per conoscere le reali potenzialità di Alder Lake. Solo allora, unitamente ad un abbassamento del prezzo delle DDR5 e delle schede madri, potremo assistere ad una bellissima sfida tra Intel ed AMD con le sue prossime CPU Ryzen dotate di 3D V-Cache. Per il momento non possiamo che ringraziare Intel per essersi rimessa in carreggiata, riportando così AMD con i piedi per terra.