Attraverso il sito The Inquirer veniamo a sapere che Intel è il secondo fornitore mondiale di SoC dedicati al mercato dei Tablet con il 19% di share, nettamente dietro ad Apple (26%) ma di qualche punto percentuale avanti a Qualcomm (17%).
La costosa strategia dei Contra-Revenue sembra stia pagando, almeno guardando ai numeri, anche se siamo ancora lontani dai 40 milioni di SoC che Brian Krzanich, CEO di Intel, aveva promesso all'inizio di quest'anno.
Per evitare l'utilizzo dei Contra-Revenue anche nel prossimo futuro, Intel sta cercando l'appoggio dei maggiori produttori cinesi di Tablet a basso prezzo, sia attraverso l'apertura di centri di ricerca direttamente nella terra del Dragone sia attraverso la collaborazione con i maggiori produttori Fabless, sempre cinesi (l'ultimo, Spreadtrum): “In nothing short of an "it's about time" kind of announcement, the news that Intel has signed a series of agreements means the semiconductor giant will invest up to 9bn Renmimbi, or about £920m, in the Chinese company. Designed to expand the adoption of Intel-based mobile devices in China, the deal will gain the company an approximately 20 percent stake in Tingshua Group, which owns Spreadtrum and RDA Microelectronics, both fabless chip designers that produce SoCs for mobile phones”.
Questo risultato è comunque da prendere con le pinze, sia perché Intel lo ha conseguito esponendosi a pesanti perdite, sia perché il mercato dei Tablet potrebbe cedere il passo a quello dei Phablet (Smartphone con diagonali di schermo oltre i 5.5”). Krzanich, per questo motivo, ha affermato che vorrebbe evitare un secondo utilizzo dei Contra-Revenue, ma la situazione sarà decisamente problematica: Qualcomm sta prendendo nuovamente il largo, grazie soprattutto a modem 4G integrati on-die di altissimo livello. Riuscirà Intel nel proprio intento?