Architettura Polaris 11
Al pari del fratello maggiore Polari 10 anche il chip Polaris 11 è realizzato con il processo produttivo 14nm LPP di GlobalFoundries e sfrutta la micro-architettura GCN4.
Polaris 11 a una superficie di 123mm2 ed integra circa 3 miliardi di transistor. La declinazione adottata dalla Radeon RX 460 non è la fully-unlocked (a.k.a Polaris 11 XT) ma la versione PRO con sole 14 CU (896 SPs) attivate su un totale di 16 CU (1024 SPs) presenti on-die. Probabilmente AMD ha scelto di presentare prima la soluzione con 2 CU disabilitate per questioni di resa e per avere una buona disponibilità al momento del lancio ufficiale.
Sul front-end troviamo 4 ACE (Asyncronous Compute Engine e 2 unità HWS (Hardware Scheduler). I motori geometrici sono 2 (la metà di Polaris 10), così come dimezzato è tutto il back-end: 16 ROPs accoppiate a 1MB di cache L2 e a un controller delle memorie a 128-bit.
Da specifiche AMD la RX 460 ha il clock della GPU impostato a a 1200 MHz in modalità Boost con una base a 1090 MHz. Le memorie viaggiano a 7 Gbps per una bandwidth di 112 GB/s.
Per quanto riguarda il consumo energetico, sempre AMD parla di una richiesta inferiore ai 75W. Tecnicamente la RX 460 non necessita di un connettore di alimentazione esterno ma questa caratteristica vale solo in presenza di schede madri con slot PCIe 3.0 16x. Diversi partner AIB hanno scelto di inserire un connettore ausiliario a 6-pin e, nel caso specifico della versione overcloccata di fabbrica da Sapphire, hanno implementato un bus PCIe x8 per non gravare sui consumi della mainboard.