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Naturalmente non sarebbe una recensione senza il classico "test sul campo". Senza fare troppi giri di parole, ho deciso di utilizzare entrambe cuffiette durante i miei allenamenti in sala attrezzi, accoppiandole al mio fidato Galaxy S8, così da metterle subito alla prova nel "peggiore" dei modi.

Partiamo dalle EP-B16. Grazie al loro design ed all'archetto di supporto, queste sono rimaste in posizione anche con le posizioni più disparate. Il cavo di connessione è risultato alle volte "fastidioso", ma ha recuperato punti nel momento in cui ha mantenuto una singola cuffia all'orecchio, mentre l'altra penzolava sul petto.

Per quanto riguarda la qualità dell'audio, queste garantiscono un volume massimo moderatamente alto ed una equalizzazione piuttosto "mediata" su tutti i toni (Ergo, accontentandosi e con gli opportuni settaggi all'equalizzatore, gli si può chiedere di tutto o quasi).

L'autonomia riscontrata durante i test rispecchia il valore suggerito del produttore, in quanto vicina alle 6h, mentre la connessione in caso di spazi aperti viene mantenuta per circa 10m (5m circa con due pareti nel mezzo).

AUKEY EP B16 prova

Passiamo ora alle EP-T1, il duo più interessante di questa tornata. Prima di dirigermi in sala attrezzi, ho provato ad indossarle e scuotere la testa più volte verso il basso.

Sorprendentemente, grazie alla loro forma ed alla presa dei tappi in silicone, entrambe hanno perso la presa e sono cadute solamente al decimo scossone ... ergo, se "vestono bene", non cadranno facilmente dalle orecchie, state tranquilli!

Allenarsi con questo paio di cuffie mi ha permesso di raggiungere la massima concentrazione, in quanto una volta indossate "spariscono" e ci si dimentica di averle all'orecchio, fin quando non bisogna rimuoverne una - e tenerla in mano o posarla in tasca - per parlare con qualcuno (Ovviamente si tratta di un punto di svantaggio per quanto riguarda il sistema indipendente, ma questo fattore va preso in considerazione in fase di acquisto per evitare spiacevoli ripensamenti)

AUKEY EP T1 prova

Per quanto riguarda la qualità dell'audio, il volume massimo risulta nella media - un tantino più basso delle EP-B16 per darvi un riferimento - ed è possibile sin da subito una più naturale propensione ai toni bassi, rispetto ai medi ed alti (Questioni di gusti e relative preferenze come sempre), per cui bisogna utilizzare tracce di qualità in quanto si potrebbe incorrere in spiacevoli gracchìi.

L'autonomia riscontrata durante i test rispecchia il valore suggerito del produttore, in quanto vicina alle circa 3h con volume al massimo (da moltiplicare per circa 6 volte se si considera la basetta di ricarica), mentre la connessione in caso di spazi aperti viene mantenuta per circa 10m (6m circa con due pareti nel mezzo).

Il più grande difetto delle EP-T1, che però può esser visto anche come un punto di vantaggio, è la modalità audio in chiamata, la quale prevede il funzionamento della sola cuffietta sinistra. Una discreta opportunità per chi vuole utilizzarle come fosse un auricolare, sfruttando quella destra per ascoltare la musica in un secondo momento. A questo bisogna aggiungere che, data la posizione del microfono, in chiamata sarà necessario utilizzare un tono di voce piuttosto sostenuto, soprattutto in ambienti rumorosi, e considerare la "scomodità" derivante dall'utilizzo dei tasti multi-funzione.

          

Giunti a questo punto, date le varie considerazione, direi che le conclusioni sono piuttosto evidenti ed indicate tra le righe.

Le cuffie EP-B16, con un prezzo di circa 15/20€, sono il candidato ideale per chi cerca delle cuffie bluetooth di buona qualità, al giusto prezzo e senza troppe pretese, mentre le EP-T1 - se si digeriscono i difetti elencati ed il non indifferente prezzo, giustificato dalla qualità dell'insieme - risultano una valida soluzione per chi cerca la "reale connettività senza fili".

Si ringrazia come sempre Aukey Italia per i sample gentilmente offerti, a presto con una prossima review!