Lanciato nell'ormai lontano Ottobre 2012, l'originale Dishonored nasce dall'idea del team francese Arkane Studios supportato da un publisher di grosso calibro, Bethesda Softworks.
Questo titolo, un FPS in prima persona che si svolge in differenti missioni di tipo "sand-box" arricchite da una "opzionale" componentistica stealth, fece successo non solo per l'effettiva qualità e riuscita del progetto, ma anche perchè ricordava a tratti molti altri capolavori AAA precedenti al suo lancio.
Una formula piuttosto insolita ma che ha funzionato discretamente, tramite l'utilizzo di uno scenario steampunk piuttosto convincente. Il perchè di tutto ciò? É molto semplice, ed ai tempi lo spiegò in maniera piuttosto chiara e semplice il mio collega Gian Maria proprio in occasione della sua recensione:
DisHonored: non c'è cattivo più cattivo di un buono che diventa cattivo
″..molti avranno notato delle analogie tra Dishonored e altri titoli più o meno recenti. Alcuni avranno trovato delle somiglianze con Thief, altri con Bioshock, altri con Deus Ex, altri ancora con Half Life 2. Non preoccupatevi, non siete malati, avete solamente visto giusto. Harvey Smith, co-fondatore degli Arkane Studios, ha lavorato a Deus Ex, così come Ricardo Bare, ora Lead Designer. Viktor Antonov, Art Director, ha lavorato alle ambientazioni di Half Life 2, e si vede. Altri hanno avuto collaborazioni più o meno importanti con le case dei videogiochi più sopra citati.„
A distanza dunque di 4 anni dal titolo originale, questo sequel ci porterà nuovamente in quel di Dunwall ad affrontare una nuova storia, temporalmente posizionata 15 anni più avanti, la quale, con il supporto di un nuovo motore grafico ed una rifinitura generale del gameplay, tenterà di migliorare la serie, senz'altro diversa da quanto offre ultimamente il mercato.
Dishonored 2 è disponibile dal giorno 11 Novembre (2016) nei negozi fisici ed online - anche su piattaforma Steam - per PC Windows al prezzo di 59.99€ e per console next-gen quali PS4 ed Xbox One al prezzo di 69.99€ circa.
Al momento è previsto l'arrivo di un DLC gratuito che verrà rilasciato per il mese di Dicembre, il quale introdurrà la modalità "New Game Plus" (i giocatori saranno in grado di cominciare una nuova partita recuperando il personaggio della precedente, con tanto di poteri sbloccati) oltre ad un sistema di difficoltà personalizzata.
• la key digitale di Dishonored 2, tramite gli shop online non ufficiali, è disponibile al costo di circa 30€
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello oramai mainstream tra i videgiocatori, con almeno 8GB di RAM ed un'accoppiata CPU+GPU non proprio da sottovalutare.
In possesso dei requisiti minimi e con impostazioni grafiche minime/medie, l'esperienza di gioco risulterà di poco migliore a quella ottenuta sulle attuali console next-gen ma con risoluzione 1080p nativa.
Ricordiamo che - come avvenuto di recente per Battlefield 1 e Titanfall 2 - queste eseguono il titolo secondo una "risoluzione dinamica", tendenzialmente più alta su PS4 rispetto alla XBox One, al fine di mantenere un degno numero di FPS anche nelle situazioni più critiche (sebbene la media mantenuta in questi casi pare essere di 30FPS o talvolta inferiore).
Il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche abbastanza alte ed a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI
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- OS - Win 7/8/8.1/10 64bit
- CPU - Intel Core i5-2400 o AMD FX-8320
- RAM - 8GB
- HDD - 60GB*
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 660 2GB o AMD Radeon HD 7970 3GB
REQUISITI RACCOMANDATI
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- CPU - Intel Core i7-4770 o AMD FX-8350
- RAM - 16GB
- GPU - NVIDIA Geforce GTX 1060 6GB o AMD Radeon RX 480 8GB
* si precisa che lo spazio occupato sul disco al termine dell'installazione è pari a circa 39GB.
Dishonored 2 utilizza il motore grafico proprietario Void Engine, il quale risulta però basato sul conosciuto id Tech 5 sviluppato da id Software. Si tratta dunque del medesimo engine utilizzato per Wolfenstein: The Old Blood ed il precedente The New Order, reso popolare per l'utilizzo delle MegaTexture (maggiori informazioni qui e qui).
Rispetto alla più recente versione id Tech 6 apprezzata su DOOM, ottimizzata per girare a framerate piuttosto alti ed accompagnata dall'introduzione del Physically Based Rendering, su questo titolo potremo ammirare il medesimo stile a metà tra stilizzazione cartoon ed imitazione alla realtà - pesantemente accompagnata da una finitura "acquerello" - che fu introdotta dal titolo originale, il quale però poteva contare esclusivamente sull'Unreal Engine 3.
Il risultato ottenuto è sicuramente d'impatto e viene evidenziato sopratutto negli ambienti aperti:
Ergo, anche questa volta ci troveremo indubbiamente di fronte a scenari mozzafiato con la percezione di una linea d'orizzonte decisamente profonda ed appagante per gli occhi, ma con una modesta perdita di qualità laddove si vanno a visualizzare diversi oggetti da vicino.
Difatti in molti casi ci si troverà nella situazione di poter "ammirare" alcuni spigolosi e decisamente poco definiti particolari che a momenti ci saremo aspettati di vedere sulla PlayStation 3. Nonostante tutto si può dire che, anche se in maniera decisamente più contenuta rispetto anche al recente DOOM (risulta evidente lo sforzo degli sviluppatori in tal senso), rimangono i pregi/difetti originari dell'engine.
La qualità dell'audio è discreta, seppur non sembra vi sia una decisa ottimizzazione dedicata ai sistemi surround (la nostra prova è stata effettuata utilizzando l'headset Medusa 5.1 di Speedlink); buono anche il doppiaggio, sebbene alcune parti sottotitolate non corrispondano affatto alla traccia audio.
Il risultato ottenuto dal motore grafico, impostando la massima qualità possibile tramite il menu di settaggi, è senz'altro più che discreto e capace di attirare l'attenzione grazie alla filtro "acquerello stilizzato".
Anche per Dishonored 2 abbiamo scelto di verificare cosa succede se si imposta il preset grafico più basso, laddove si riveli necessario a causa di una configurazione hardware non adeguata sebbene, come vedremo nella prossima pagina, l'incidenza prestazionale tra i vari casi non è poi così rilevante.
Il risultato è piuttosto evidente: le texture hanno una qualità estremamente inferiore (sopratutto se osservate da vicino, gioie e dolori di tale engine grafico), così come la tesselation e ad esempio superfici come l'acqua del mare (la differenza tra i due preset è "disarmante").
Gli effetti del sistema particellare sono ridotti all'osso, così quelli derivanti dal sistema di illuminazione e le ombre generate.
In poche parole, come avvenuto con altri titoli realizzati tramite l'id Tech Engine, anche in questo caso pare di giocare con una PlayStation 3:
PRESET "LOW" «-----------------------------------------------» PRESET "ULTRA"
La nostra prova è stata effettuata su piattaforma PC Windows tramite la classica configurazione hardware di fascia alta che utilizziamo per testare i videogame, oltre che sulla recente piattaforma micro-ATX assemblata in collaborazione con iTek.
Data l'assenza di un benchmark integrato abbiamo deciso di monitore gli FPS durante una "corsa" effettuata nella parte finale della prima missione da affrontare, tramite il popolare tool FRAPS.
Sistemi di prova | ||
B&C Gaming micro-ATX |
Fascia ALTA |
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Processore |
Intel Core i3 6100 3.7GHz |
OC'ed to 4.5GHz (1.25v) |
Dissipatore |
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Memoria RAM |
2*16GB DDR4 G.Skill TridentZ @3200MHz (CL15) |
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Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD HD7950 3GBD5 Gigabyte 900-5000MHz (core-memory) Windforce 3X |
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Driver |
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SSD |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
WD Blue 1TB 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova NEX 750W 80+ bronze |
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Case |
Bitfenix Pandora ATX + iTek LED RGB |
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OS |
Windows 10 PRO x64 | |
Periferiche |
XBox One Wireless Controller |
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Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p - 75Hz |
Sin dalla sua commercializzazione, tutti gli appassionati che si sono fiondati ad acquistare questo titolo in versione PC Windows hanno da subito lamentato una non perfetta ottimizzazione dello stesso, accompagnata da prestazioni "scadenti" e numerosi crash durante il gioco.
Da qualche giorno a questa parte, consci del fatto che le cose non andassero proprio perfettamente, gli sviluppatori hanno rilasciato la patch 1.2 in fase beta - da noi utilizzata per effettuare i benchmark qui presenti - che punta a risolvere quanto descritto sopra, almeno in parte (clicca qui per maggiori informazioni).
Alla luce dei test da noi effettuati, dobbiamo per forza di cose "confermare" quanto fatto notare da tutti i videogiocatori che hanno lamentato i sopracitati problemi sin dal D1.
Con Dishonored 2 non è bastata nemmeno la configurazione dotata di CPU Core i5-6600K e GPU GTX 1070 per garantire un framerate adeguato, a differenza di quanto successo con Battlefield 1 e Titanfall 2, che dal canto loro regalano un "colpo d'occhio" senz'altro maggiore, al punto da poter garantire i 75FPS minimi richiesti per soddisfare continuamente la piena sincronia del monitor.
La situazione peggiora considerevolmente nel momento in cui abbiamo effettuato i medesimi test con la nostra seconda piattaforma di test, ossia quella con CPU Core i3-6100 e GPU HD7950 3GB. Questa dovrebbe in teoria appena soddisfare i requisiti minimi indicati dagli sviluppatori, ma di fatto non è capace di mantenere un framerate minimo adeguato per una fruizione accettabile del gameplay.
Il problema più evidente di questo titolo, anzi dell'engine stesso come già abbiamo fatto notare, è che non offre miglioramenti "tangibili" nemmeno nel momento in cui si va ad impostare il preset minimo dei settagi grafici (vedi grafico sopra allegato).
Negli ambienti chiusi non ci sono problemi ad ottenere framerate piuttosto elevati (vedi la configurazione principale che riesce a raggiungere il limite degli FPS imposto dagli sviluppatori) ma, purtroppo, la situazione peggiora drasticamente nel momento in cui ci si trova ad osservare gli ambienti esterni, specie quando risultano pieni di particolari (basta guardare un attimo l'interno di una camera e poi voltarsi per ammirare l'esterno, per assistere ad un drop di FPS disarmante).
Lo ripeteremo fino alla noia, l'id Tech engine pecca proprio in questo ed infatti non c'è da meravigliarsi se riesce quasi a saturare i ben 8GB di VRAM a disposizione della nostra GTX 1070, parcheggiandovi all'interno uno sproporzionato quantitativo di texture.
Segnaliamo infine che un quantitativo di memoria RAM di sistema pari a 8GB potrebbe bastare anche nel caso in cui si scelga di giocare a risoluzione 1080p con dettagli al massimo, e consigliamo - ove possibile - di installare tale titolo su di un SSD dato che, nel caso in cui si utilizzi un HDD meccanico non troppo veloce, i caricamenti del gioco (sopratutto quello iniziale) alle volte sembrano non finire mai.
• screenshot del task manager e della utility GPU-Z catturato sulla piattaforma dotata di CPU Intel Core i5-6600K e GPU Nvidia GTX 1070 8GB, durante l'esecuzione del nostro benchmark con VSync disabilitato.
Le vicende dell'originale Dishonored ci hanno portato a vestire i panni di Corvo Attano, il Leggendario Protettore Reale dell'Imperatrice, il quale a causa di una rapida serie di sfortunati eventi si è visto colpevole della morte dell'Imperatrice Jessamine Kaldwin, assasassinata dinanzi i suoi occhi mentre veniva rapita la piccola figlia Emily (grazie a questo sequel scopriamo che effettivamente il padre è proprio Corvo Attano).
Dishonored 2 risulta temporalmente posizionato 15 anni dopo i fatti precedentemente citati. Nonostante ciò, l'inizio della nuova trama sa tanto di "déjà vu" in quanto anche questa volta ci troveremo alle prese con un "colpo di stato" bello e buono che avviene nuovamente nella sala del trono, anche se in questo caso in occasione dell'anniversario della morte dell'Imperatrice Jessamine.
Il tutto avviene ad opera della "strega" Delilah Copperspoon, sorellastra dell'imperatrice, supportata dal Duca Luca Abele di Serkonos. Ed è proprio in questo momento che ci troviamo dinanzi ad una delle novità più succulente di questo sequel, ossia la possibilità di scegliere se giocare nuovamente nei panni di Corvo Attano oppure quelli di Emily Kaldwin.
Senza anticiparvi troppo della trama, vi possiamo semplicemente dire che le differenti missioni verranno precedute da una sorta di "briefing" che avrà luogo sempre nello stesso luogo; dunque, l'ossatura del gioco originale rimane la medesima anche per questo sequel.
Al pari del titolo originale, Dishonored 2 offre una libertà d'azione davvero degna di nota, e con l'aggiunta di un secondo personaggio utilizzabile migliora ulteriormente. Con entrambi potremo scegliere se utilizzare la forza per farci spazio tra i vari nemici oppure sgattaiolare alle spalle dei nemici senza esser visti, ma ci teniamo a sottolineare come entrambi i metodi - grazie sopratutto ai differenti poteri sovrannaturali a loro disposizione - ci daranno sin da subito l'impressione di giocare in maniera differente.
Ancora una volta la componente stealth risulta piuttosto convincente; il nostro personaggio sarà in grado, ad esempio, di spiare dai buchi delle serrature, saltare sui tetti, tendere agguati alle spalle, e via discorrendo.
Ma d'altro canto sono nuovamente presenti i poteri scaturiti dall'Oblio, come teletrasportarsi per brevi distanze (Traslazione), fermare il tempo (Distorsione), disintegrare i cadaveri dei nemici uccisi, vedere attraverso le pareti (Visione oscura) e via discorrendo (i poteri di Corvo restano praticamente i medesimi, le novità riguardano quelli a disposizione di Emily). Questa volta ci verrà data la possibilità di rifiutare tali poteri durante le battute iniziali della trama, tanto per aumentare la difficoltà di gioco. Potremo inoltre cercare le solite Rune nascoste in ogni livello per sbloccare di nuovi poteri o potenziare quanto già a disposizione.
Inutile dire che ognuno di questi favorirà l'uno o l'altro metodo di gioco, o la forza bruta o la capacità di non farsi mai vedere. Il tutto senza dimenticare che il protagonista potrà utilizzare armi tradizionali (come la spada e la pistole, senza dimenticare la micidiale balestra con diversi tipi di dardi e migliorie a disposizione) o oggetti tecnologicamente avanzati (differenti tipi di mine e granate), oltre che l'immancabile binocolo per studiare ogni situazione da lontano.
Ogni livello ci porterà ad affrontare scenari piuttosto convincenti, riprodotti in stile "steampunk", ma sopratutto "vivi" e pieni di insidie: ad esempio saranno ricorrenti edifici abbandonati a causa di una infestazione da parte delle "mosche del sangue".
Ogni scenario offre la possibilità di affrontare le missioni in differenti modi, grazie alla sua vastità e "profondità", mentre un "mercato nero" nascosto ci permetterà di rifornirci prima di entrare all'azione.
Durante il corso della storia saremo chiamati ad affrontare diversi tipi di soldati, a partire da quelli di base armati di spada, sino ad arrivare a quelli muniti di pistola, nonchè streghe oppure civili "posseduti", ai quali si aggiungono i "meccanosoldati", delle bestie alte oltre due metri capaci di vedere a 360° ed armati di ben 2 sciabole per braccio: una bella rogna da affrontare!
Anche in Dishonored 2 ogni missione, a seconda di come verrà eseguita, porterà con sé delle variabili.
Accettare di compiere determinate quest secondarie porterà alcuni personaggi, nel proseguo della storia, a fornirci aiuti o a metterci i bastoni tra le ruote. Ogni nostra azione si percuoterà nel gioco, sopratutto nel finale.
Ad esempio, più civili si uccidono, maggiori saranno i problemi nel corso del gioco: i nemici saranno più numerosi, le zone neutrali più pericolose ed il numero di ratti mangiatori di uomini crescerà esponenzialmente. Un alto numero di uccisioni porterà Corvo verso un elevato grado di Caos, ad un finale diverso e, non meno importante, a missioni leggermente più complicate, e tutto questo guiderà il giocatore ad un circolo vizioso: le uccisioni su vasta scala diverranno quasi necessarie per proseguire, ed al contempo le munizioni per le armi saranno sempre troppo poche.
Il nostro operato alla fine di ogni missione verrà riepilogato in una scheda, come quella presente qui sotto che evidenzia come il sottoscritto preferisce agire "alla Rambo":
Con Dishonored 2 ho provato lo stesso brivido di DOOM, e non mi vergogno a dirlo: nonostante non abbia mai giocato i titoli originali, trattandosi di un genere da me non proprio ricercato, ho imparato ad apprezzarli al punto di appassionarmi grandemente.
Non avete giocato l'originale Dishonored? Tranquilli, durante le battute iniziali di questo sequel viene fatto un piccolo recap della situazione. Ad ogni modo, vale la pena spendere circa 10€ per acquistarlo nella versione completa di DLC.
Tornando a Dishonored 2, beh ... ma quanto bisognerebbe lodare gli sviluppatori per la completezza e la vastità degli ambienti realizzati? Probabilmente molti di voi saranno portati ad eseguire le varie missioni secondo la "classica via" ma vi assicuro che, e sarà strano sentirlo da me, il titolo vi invoglierà a visitare ogni angolo della mappa.
Tutto ciò non è prettamente necessario per terminare il gioco, ma dà quel tocco di "profondità" in più che rende giustizia all'enorme lavoro compiuto dal team Arkane Studios. Si potranno trovare indizi per sbloccare delle casseforti, munizioni per le nostre armi, manufatti che ci raccontano i dettagli della città nonchè molti i retroscena dei personaggi incontrati, nonchè vie sempre differenti per aggirare "ostacoli" o per raggiungere location nascoste, oltre alla possibilità di saltare praticamente i 3/4 del livello giungendo direttamente "alla conclusione", ove possibile.
Dishonored 2 non è un titolo da "giocare di corsa". Affronterete l'avventura nei panni di Corvo oppure di Emily? Non importa, al termine della storia sarete sicuramente curiosi di rigiocare il tutto per scoprire i diversi retroscena, oppure per cercare vie ancora non scoperte (e non per i differenti finali, ve lo assicuro).
La trama può essere terminata in meno di 10 ore si segue solo la trama principale, in circa 15 ore se ci si alterna tra assalto ed esplorazione, mentre potremo superare le 20 ore se si preferisce agire completamente in modalità stealth andando a scovare ogni recondito luogo.
Ognuno dei modi regala parecchie soddisfazioni, le quali talvolta sfociano in una componente splatter degna di nota (vedi immagini sopra).
Il level design delle varie missioni viene accompagnato da una serie di combinazioni non indifferenti, come ad esempio delle tempeste di sabbia o degli enigmi da risolvere per raggiungere un particolare punto di una determinata abitazione ... scelte che ci porteranno vantaggi e svantaggi.
In poche parole, Dishonored 2 ha gli stessi ed identici pregi e difetti del suo predecessore (talvolta ampliati in entrambi i sensi) rappresentandone una naturale evoluzione. Il comparto tecnico ha guadagnato un nuovo engine grafico, certamente capace di regalare "emozioni per gli occhi" ma al contempo un senso di rabbia se si pensa ai componenti necessari per garantire un framerate accettabile.
Vi sono certamente alcuni aspetti che purtroppo non hanno trovato migliori sorti (vedi il mancato e completo supporto ai sistemi di riproduzione audio surround), oltre ad alcuni che (volutamente?!) appaiono poco importanti per gli sviluppatori (il sistema di combattimento appunto, la hitbox dei nemici è da migliorare così come la loro percezione della "verticalità" degli ambienti).
Tirando le somme, con i suoi pregi e difetti, Dishonored 2 è un sequel assolutamente da giocare (magari attendendo ulteriori patch per quanto riguarda la versione PC Windows) che al 90% dei casi invoglierà i propri acquirenti a spendere ulteriori 10€ per venire in possesso del titolo originale, nel caso non lo abbiano mai giocato, come il sottoscritto.
Pro
- Il Gameplay è convincente, come ci si poteva aspettare dato il titolo originario
- Comparto audio di buon livello (anche se manca supporto completo al multi-canale) ed atmosfera coinvolgente, compreso un doppiaggio italiano niente male (vi sono da sistemare alcuni sottotitoli)
- Difficoltà di gioco graduale e scalabile
- Progressione e personalizzazione del personaggio piuttosto interessante
- Estensione e struttura delle mappe magistrale, bisogna rigiocarle più volte per conoscerle al 100%
- É presente una componente splatter non indifferente, che accompagna bene le particolari ambientazioni del gioco
- L'effetto complessivo dell'engine grafico non è affatto malvaglio, anzi, ma ...
Contro
- ... non risulta affatto efficiente, anche se sfruttato da componentistica di alto livello
- La trama non è male, risulta certamente migliorata nell'esposizione rispetto a quanto visto nel capitolo originale, ma certamente non è il fiore all'occhiello del gioco e sa "di già visto"
- Qualche piccolo bug, cadute nel vuoto sotto i livelli e crash totale del gioco in un paio di occasioni
- Restano alcune texture a bassa risoluzione
- La hit-box dei nemici spesso non risulta accurata
Il voto di Bits and Chips