Anticipato giusto di una settimana per far si che potesse accompagnare le nuove console di Microsoft, sebbene il suo engine non disponga dell'attesissima tecnica di rendering Ray Tracing quale "baluardo della next-gen", il nuovo Assassin's Creed: Valhalla di Ubisoft Montreal è tra noi da circa due settimane.
Nonostante le critiche, mosse da giocatori superficiali che non hanno completato nemmeno le prime di ore di gioco e/o si aspettavano un qualcosa di "diverso" seppur mai annunciato, questo nuovo capitolo ha già fatto segnare il record di vendite nella settimana di lancio per la serie.
Dopo aver vestito i panni di un Medjay in AC: Origins nel 2017 e successivamente quelli di un Misthios in AC: Odyssey nel 2018, due capitoli tanto "distanti" quanto rivoluzionari per la serie che abbiamo davvero apprezzato, Assassin's Creed: Valhalla offre ai videogiocatori la possibilità di vivere le gesta di un leggendario guerriero vichingo di nome Eivor, costretto ad abbandonare la Norvegia nel IX secolo d.C., partito alla volta dell'Inghilterra dove il suo unico intento insieme ai suoi compagni è quello di "conquistare una nuova casa" per il clan.
Un mix di avventura e brutalità per una trama che sa sorprendere ed incuriosire, affinamenti del gameplay in base alle richieste degli utenti, conferme o forzati passi indietro insieme a tante novità che - dopo ben 40h di gioco utili giusto per conoscerne le fondamenta o poco più - non vediamo l'ora di raccontarvi nel dettaglio, rivolgendo ovviamente le attenzioni che merita tale versione per PC Windows, per poter trarre le dovute considerazioni.
Assassin's Creed: Valhalla è disponibile negli store fisici ed anche digitali come su uPlay dal 10 Novembre (2020) contemporaneamente per tutte le attuali generazioni di console ed ovviamente per PC Windows, su quest'ultma piattaforma proposto ad un prezzo di partenza di 59,99€.
Per quanto riguarda eventuali DLC, Ubisoft ha già annunciato i contenuti che saranno disponibili per gli utenti che acquisteranno - separatamente oppure in bundle con il gioco - il Season Pass, ed ossia:
- La leggenda di Beowulf - disponibile al lancio – In questa missione esclusiva, i giocatori sveleranno la mostruosa verità che si cela dietro la leggenda di Beowulf.
- Espansione 1 – L’ira dei druidi (primavera del 2021) – In questa nuova avventura, i giocatori si avventureranno in Irlanda, dove sveleranno i segreti di un’antica e misteriosa setta di druidi, rintracciando e scoprendone i membri. Immergendosi nei miti e nelle tradizioni gaeliche, dovranno combattere per farsi largo tra foreste infestate e splendide ambientazioni, mentre guadagnano i favori dei re gaelici.
- Espansione 2 – L’assedio di Parigi (estate del 2021) – Nell’Assedio di Parigi, i giocatori avranno l’opportunità di rivivere la più ambiziosa battaglia della storia vichinga, con importanti figure storiche del Regno dei Franchi devastato dalla guerra. Durante questo momento chiave nella storia, i giocatori si infiltreranno nella città fortificata di Parigi e lungo la Senna in un prolungato assedio, svelando i segreti dei nemici e formando alleanze strategiche per salvaguardare il futuro del clan.
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Gli sviluppatori hanno dichiarato che una configurazione hardware di livello mainstream, proprio una di quelle che ormai da un paio di anni spopola tra i videogiocatori con budget che si aggira intorno alle 600€, è sufficiente per far girare decentemente il gioco a risoluzione 1080p con dettagli medio/alti (Vedi prossima pagina!).
Per puntare più in alto, sia come risoluzione che per i dettagli, naturalmente viene consigliato di affidarsi a componenti più prestanti, sopratutto lato GPU. Com'è possibile notare, confermando questa volta i vantaggi derivanti dal supporto attivo di AMD durante lo sviluppo, Ubisoft consiglia senza se e senza ma l'utilizzo di una RX 5700XT - paragonandola ad una RTX 2080S - per godere appieno del gioco a risoluzione 1080/1440p con dettagli settati al massimo.
Un vero e proprio "smacco" per la casa del camaleonte verde, dato che al lancio - su titoli poco ottimizzati con engine grafici non proprio al passo con i tempi - questa GPU veniva appena paragonata alla meno prestante RTX 2060S o 2070.
Il tutto è stato già confermato al lancio del gioco da testate "più o meno di parte" come Techpowerup e Guru3D, le quali dimostrano il boost prestazionale che vantano le GPU AMD su tutta la linea.. guardate come va la tanto "criticata" RX Vega 64, di colpo è diventata una RTX 2070!
Come sempre, il vantaggio di avere una configurazione di alto livello sarà quello di poter giocare a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza lesinare troppo sui dettagli grafici e dimenticare i monitor con ratio 21:9, e/o con frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
I settaggi grafici del gioco ⇑
Assassin's Creed: Valhalla è stato realizzato sfruttando una versione aggiornata del precedente engine grafico AnvilNext, che può finalmente beneficiare delle API DirectX 12 a vantaggio di un miglior rendimento.
Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di attivare o meno la risoluzione dinamica per far si che venga mantenuto un framerate più elevato, a discapito di una risoluzione fissa e determinati dettagli, attivare o meno il VSync con relative impostazioni unitamente all'HDR, gestire in maniera semplificata parametri come il dettaglio della geometria e tassellatura unitamente agli effetti procedurali ed alle ombre, senza dimenticare la qualità dell'illuminazione globale.
Sebbene venga inoltre offerta la possibilità di agire sui parametri dell'Antialiasing come per il Motion Blur ma, a fronte di una maggiore richiesta di risorse e conseguente calo del framerate, dai nostri test abbiamo constatato che settare al minimo il primo e disattivare il secondo non inficia assolutamente la qualità dell'immagine.
Successivamente al rocambolesco prologo, eccoci dunque alle prime immagini del "giocato vero" di AC: Valhalla. Davvero un gran bel colpo d'occhio, vero?
Sin dai primi minuti di gioco appare evidente come sia stata ereditata l'ossatura del precedente capitolo, arricchita però a tal punto da elevare il risultato complessivo ad un nuovo livello.
Nel primo scenario ambientato in Norvegia abbiamo potuto apprezzare le superfici innevate presenti sulla quasi totalità dell'ambientazione, le quali fanno perfettamente da contrasto ai colori della vegetazione e dei tramonti, senza dimenticare un fenomeno come l'aurora boreale, davvero piacevole da ammirare in gioco.
A differenza di Odyssey, dove potevamo raggiungere con Alexios o Kassandra alcune vette innevate dalla caratura "statica", in Valhalla gli accumuli di neve risultano deformabili dinamicamente al passaggio del giocatore o chiunque altro.
Unitamente a questo genere di dettagli, rimarcando ulteriormente la qualità del terreno e relativa vegetazione più convincence che mai (Sopratutto quando vi sono raggi crepuscolari che l'attraversano), è possibile notare come gli sviluppatori siano riusciti a migliorare ulteriormente la qualità dell'illuminazione dinamica, già ottima di per se in Odyssey nella riproduzioni delle varie condizioni metereologiche e ciclo giorno-notte.
La cura dei dettagli non è da meno, sia per quanto riguarda la flora che la fauna. Ci è capitato spesso di vedere diverse foche giocare in prossimità delle rive Norvegesi oppure maestose alci tra le foreste, ma anche altri generi di animali più consoni all'Inghilterra (Sapevate che si possono accarezzare i cani in questo gioco?).
Ogni scenario di tale epoca storica è stato rappresentato a puntino, dalle costruzioni al vestiario dei vari NPC appartenenti a differenti location, oggettistica et similia. Assente come già anticipato il Ray Tracing, al suo posto vi sono dei riflessi che non fanno certo gridare al miracolo, ma che fanno il loro sporco lavoro arricchendo gli scenari dove l'acqua fa da padrona.
Certo, c'è sempre qualche sbavatura del caso (Il fuoco o simili effetti dinamici ad esempio non convincono sempre appieno, e non mancano alcuni pop-in della vegetazione a distanza e non) che riteniamo "fisiologica" data la grandezza del gioco, ma nel complesso dobbiamo ammettere che gli sviluppatori sono riusciti a riprodurre in maniera eccellente la palette di colori delle location e relativo periodo storico.
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 7 3700X e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.
Il tutto senza dimenticare ovviamente l'intramontabile configurazione ITX, divenuta ora di fascia mainstream con tanto di arroganza grazie alla nuova motherboard AORUS B550I Pro AX fornitaci da GigaByte, ricordiamo realizzata in collaborazione con SilverStone ed ora con a bordo la CPU AMD Ryzen 5 3600, accompagnata dalla GPU RX 580 in variante Nitro+ di Sapphire.
Sistemi di prova |
B&C Mainstream ITX |
B&C Enthusiast ATX |
Processore Frequenza |
AMD Ryzen 5 3600 stock |
AMD Ryzen 7 3700X stock |
Dissipatore |
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Memoria RAM | ||
Scheda Madre |
GigaByte Aorus B550I Pro AX |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
1411MHz-8GHz (core-memory) |
AMD RX 5700XT 8GBD6 ≈1945MHz - 14GHz (boost-memory) |
Driver |
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SSD |
SP P34A80 256GB PCIe 4X |
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HDD |
Seagate Momentus 1TB 2.5" - 5400rpm/8MB |
Toshiba L200 2TB 2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova 750W 80+ |
|
Case | ||
Periferiche | ||
Monitor |
LG 29WK600 |
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29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
Per darvi un riferimento sulle performance offerte dalle nostre configurazioni di prova su Assassin's Creed: Valhalla abbiamo deciso di utilizzare il benchmark integrato, monitorando nel frattempo i parametri di sistema tramite MSI Afterburner, GPU-Z ed il Task Manager di Windows.
Nel dettaglio, segnaliamo che i risultati qui di seguito mostrati sono stati ottenuti alla terza ripetizione del benchmark (Necessarie per far scaldare le schede, in quanto la scena dura appena 85 secondi), con motion-blur disattivato ed anti-aliasing settato al minimo (Come già anticipato rispetto al massimo non vi è un miglioramento significativo dell'immagine, anzi, a discapito invece delle performance!).
Per prima cosa, come già fatto su DiRT 5 qualche settimana fa, abbiamo deciso di testare il gioco sfruttando la discreta combo Ryzen 5 3600 più RX 580 8GB, in rappresentanza della piattaforma mainstream su base AMD del momento, verificando i risultati ottenuti con i vari preset a risoluzione 1080p.
A dettagli ultra tale accoppiata è appena riuscita a garantire sorprendentemente oltre 40FPS medi, un risultato che conferma il boost prestazionale ottenuto dalle GPU AMD su questo videogame. Come già osservato in precedenza per altri titoli, abbiamo notato che sino al preset medio - dove via via vengono diminuiti gli effetti grafici - il gioco mantiene la "medesima ossatura" (Il preset basso è quello dedicato alle console di base come PS4 ed XBox One, per intenderci).
E proprio scendendo al preset medio, tale accoppiata mainstream è riuscita a chiudere il test con un risultato di ben 57FPS medi. Con i giusti accorgimenti (Ci riferiamo alle impostazioni di qualità offerte dai driver AMD, primo tra tutti il tool RIS - Radeon Image Sharpening), posso garantirvi che la qualità grafica complessiva è piuttosto alta, e non sarà affatto difficile giocare con il VSync attivo!
Passiamo ora alla più prestante accoppiata Ryzen 7 3700X ed RX 5700XT, salendo sino alla risoluzione 2.560*1.080p offerta dal nostro fidato monitor LG 21:9, con l'intento di verificare quanto riportato dalle testate internazionali.
Beh, che dire, i numeri parlano da soli. Tale accoppiata è stata in grado di chiudere il test con ben 68FPS medi ottenuti, con circa 6.6GB di VRAM fisica e quasi 2GB virtuale occupata (L'engine sopperisce così al limite degli 8GB di VRAM fisici), CPU utilizzata intorno al 35% e memoria di sistema utilizzata complessiva pari a poco più di 12GB.. davvero un ottimo risultato!
• screenshot provenienti dal sistema con GPU AMD RX 5700XT e CPU AMD Ryzen 7 3700X, durante l'esecuzione del test con le massime impostazioni grafiche, VSync disabilitato e risoluzione 2.560*1.080p
N.B. da questo momento in poi rischiate di incorrere in alcuni spoiler dei precedenti titoli.
Come già anticipato, in Assassin's Creed: Valhalla - nome ereditato dalla maestosa sala di Asgard, regno governato da Odino nella mitologia norrena - vestiremo i panni di Eivor, un fiero guerriero vichingo che lotta con vigore insieme al fratello Sigurd, nel quale ripone tutta la sua fedeltà e speranze di crescita. Costretto a lasciare una Norvegia dilaniata dalle guerre insieme al fratello e parte del clan, per motivi che ovviamente non possiamo svelarvi, Eivor salperà verso l'Inghilterra alla ricerca di una nuova casa.
Per come la conosciamo ad oggi, la nazione risultava nel IX secolo frammentata in diversi regni costantemente in guerra tra loro, uno scenario perfetto per dei vichinghi partiti con l'intento di razziare i ricchi luoghi di culto cristiani, così da accrescere il proprio accampamento e via via conquistare ogni metro di terra disponibile.
Durante il viaggio, Eivor incontrerà Gli Occulti (Precursori dei "moderni" Assassini, la cui nascita è stata documentata nei fatti di AC: Origins) e dovrà affrontare potenti antagonisti come i re sassoni, i bellicosi figli di Ragnar Lothbrok e una misteriosa, incombente minaccia per il destino dell'Inghilterra (Ci riferiamo all'Ordine degli Antichi, già incontrati in AC: Odyssey, precursori dei Templari).
Come avvenuto nel precedente capitolo, anche in Assassin's Creed: Valhalla al primo avvio viene offerta al giocatore la possibilità di scegliere il sesso del protagonista, oppure di lasciare la decisione all'ANIMUS.
A differenza di Odyssey però, dove Alexios e Kassandra erano in un certo senso due personaggi "distinti e separati", qui il personaggio sarà solo uno e prenderà in ogni caso il nome di Eivor (Nome polivalente ai tempi per entrambi i sessi).
Successivamente, con la possibilità di modificare "in corsa" tale opzione in egual misura a quanto visto sul precedente capitolo, verrà richiesto di scegliere la "difficoltà" relativa all'esplorazione, se più o meno guidata.
La modalità più immersiva richiederà di sfruttare al massimo la componente esplorativa, dunque ottenere informazioni tramite le lettere ed oggetti presenti nei vari luoghi oltre che dai dialoghi con gli NPC, al fine di scoprire ulteriori dettagli sulla posizione dell'obiettivo (Tutto sommato non è nulla di "tanto difficile" rispetto alla modalità classica, sopratutto se si vuole godere appieno del gioco).
Ovviamente, come in AC: Odyssey vi anticipiamo che non mancano dialoghi a scelta multipla e decisioni che possono alterare il finale del gioco.
Tramite i punti di osservazione, meglio conosciuti come "punti dell'acquila", potremo dunque scoprire la posizione approssimativa degli obiettivi della missione, delle ricchezze da depredare e dei manufatti da raccogliere, oltre che dei "misteri" che possono essere anche missioni secondarie (Talvolta non proprio "identificate" come tali o su mappa, ma sparse ed integrate nello scenario) oppure tutt'altro.
Utile all'esplorazione ed alla ricerca degli obiettivi ed oggetti nascosti è sicuramente il corvo di nome Synin che accompagna il protagonista (Dunque non più un'aquila come visto in Origins ed Odyssey), sottolineamo meno abile nel segnalare precisamente la presenza di nemici ed obiettivi rispetto a quanto visto in passato, unitamente all'Occhio dell'Aquila che permette di scovare gli oggetti nascosti che si trovano nelle vicinanze del protagonista.
Durante il gioco potremo beneficiare inoltre di azioni rapide come l'utilizzo di infinite torce, suonare il corno per iniziare la razzia di un accampamento et similia oppure per chiamare la nostra nave quando ci troviamo vicino all'acqua, meditare per far passare il tempo e così via, con altre possibilità che diverranno disponibili man mano che si prosegue nella trama.
Tra queste vi anticipiamo che vi sarà il mantello da indossare, il quale introdurrà nuovamente la possibilità di confondersi tra la folla oppure mimetizzarsi nello scenario nelle zone ostili, donando nuova linfa alla tanto cara componente stealth (Ricordate il primo capitolo della saga, dove ci si mimetizzava tra i monaci?).
In Assassin's Creed: Valhalla gli sviluppatori hanno inoltre modificato il sistema di combattimento e personalizzazione del protagonista. Il sistema di combattimento re-introduce nuovamente la possibilità di sfruttare uno scudo con il quale parare gli attacchi dei nemici, ma anche l'opzione di usare due diverse armi contemporaneamente (Bisogna fare esperienza per trovare la migliore combo a seconda del proprio modo di giocare), dando così vita a brutali azioni di attacco che possono anche recidere uno o più arti dell'avversario (Non meravigliatevi se, in altre recensioni/video oppure nei primi minuti di gioco vedrete teste mozzate volare di qua e la, è normale amministrazione!).
Fortunatamente, gli sviluppatori hanno deciso di abbandonare il "farming" delle armi e relativi "livelli" (In Odyssey era davvero odioso trovarsi nell'inventario più copie della stessa ma con livelli diversi). In Valhalla non vi sarà più la possibilità di raccogliere le armi dai nemici (Che comunque non spiccano certamente per varietà), bensì sarà compito del giocatore andare alla ricerca delle stesse (Segnaliamo che esistono diversi "set di armi", ognuno dei quali forte di un suo bonus in combattimento).
Altre novità riguardano i talenti e le abilità del giocatore, ma ancor prima parametri come il vigore e la salute.
A differenza di Bayek e Alexios/Kassandra (I quali con un'apposità abilità potevano sopperire a tale mancanza), Eivor potrà raccogliere il cibo che troverà in giro e di conseguenza generare "razioni" accumulandolo, da sfruttare per recuperare l'energia persa in combattimento. Per quanto riguarda il vigore invece, gli attacchi che non verranno messi a segno lo faranno stancare, rendendolo incapace di schivare e così via.
Passando ai talenti del giocatore da sfruttare in combattimento, troviamo una vera e propria "rivoluzione" nella crescita ed assegnazione degli stessi. Ogni livello di potenza raggiunto dal protagonista garantirà due talenti da spendere in un intricato "albero" che si dirama in tre direzioni, ciascuno dei quali corrisponde a uno stile di gioco: Lupo, Orso e Corvo.
Il sistema permette di raggiungere vari nodi degli attributi che ne aumentano le caratteristiche di base, e vari talenti che sbloccano invece mosse di combattimento. Volendo è possibile modificare in corsa anche tali scelte, così da adattare continuamente il proprio stile di combattimento (Finchè non verranno sbloccati tutti dopo forse 100h di gioco!).
In maniera similare a quanto visto per Odyssey troviamo le abilità da sfruttare in combattimento in base all'adrenalina accumulata, questa volta da apprendere tramite i "libri del sapere" che troveremo nascosti in determinate località dello scenario. Qualora non fosse abbastanza chiaro, tra le armi ed i libri del sapere da cercare gli sviluppatori vogliono spingere quanto più possibile i giocatori all'esplorazione.
Il combattimento risulta dunque "snellito" ma ben orchestrato e non sempre "banale", anche laddove vi sia differenza di livello. Capiterà spesso che gli avversari gestiti dall'AI riusciranno ad evitare i nostri attacchi e farci seriamente male, aspetto evidenziato sopratutto dalle boss-fight, ma allo stesso tempo capiterà di sfasciare lo scudo dell'avversario e di conseguenza ucciderlo in malo modo.
Una ulteriore novità rispetto ai precedenti capitoli, che sottolinea la volontà degli sviluppatori nel voler rappresentare al meglio la cultura norrena, è sicuramente l'insediamento. Giunto in Inghilterra, il clan del Corvo troverà una nuova casa dove prosperare, denominata Ravensthorpe proprio da Eivor.
Come descritto dalle poche testimonianze storiche l'insediamento sarà il fulcro del gioco, ed il compito del protagonista sarà quello di ampliarlo e migliorarlo continuamente con la realizzazione di nuove costruzioni, le quali offriranno i relativi vantaggi e missioni da compiere.
Tra questi vi è ad esempio il fabbro grazie al quale potremo potenziare le nostre armi così da installare le diverse rune che offriranno bonus passivi, il cantiere per poter personalizzare la propria nave, la bottega dei tatuaggi tramite la quale cambiare anche l'acconciatura di Eivor, la stalla per acquistare nuove cavalcature e migliorarne il rendimento, sbloccare l'abilità della pesca e così via.
Migliorare l'insediamento richiede scorte e materiali grezzi, e dove prenderli se non derubando le casse dei nobili, degli accampamenti nemici oppure dei monasteri?
Da qui l'introduzione delle "razzie", crudele e vitale attività che ha reso famosi nel tempo i vichinghi, tramite le quali recuperare le componenti necessarie per migliorare il proprio tenore di vita (Componente "bellica" che sostituisce le battaglie in campo e navali presenti in Odyssey, qui assenti).
Le razzie possono iniziare sia dalla barca con la quale attaccare dalla costa, sia direttamente dalla terra ferma suonando il corno che richiamerà in men che non si dica i nostri compagni. Il modo in cui il gioco prevede di affrontarle rende pienamente giustizia ai fatti più o meno documentati da chi li ha storicamente subiti (Incendiare le case, uccidere con foga chi si oppone, rubare qualsiasi cosa abbia valore).
Ravensthorpe sarà inoltre il centro delle nostre operazioni di commercio ed alleanze del clan. Tramite la relativa mappa, che suggerirà le zone "disponibili a trattare per un alleanza" e relativo livello di potenza consigliato per affrontarle, i fatti si evolveranno e la trama si dispiegherà in più archi narrativi.
Inutile dirlo, gli sviluppatori hanno fatto un enorme lavoro nel tentare di riprodurre una trama ispirata alla cultura norrena e per quanto ci riguarda, nonostante sia stata inevitabilmente utilizzata la medesima ossatura del capitolo precedente, riteniamo che Assassin's Creed: Valhalla sia un altro tiro a segno.
Potrà certamente non piacere a tutti, sopratutto ai fanatici dei giochi di ruolo in senso stretto oppure ai giocatori che non hanno pazienza di esplorare e si rifugiano dietro a frasi tipo "ah ma non parla degli assassini" eccetera, ma di sicuro è un gran gioco, capace di intrattenere per un centinaio di ore laddove si voglia completarlo nel vero senso della parola.
Valhalla nasconde molti misteri, attività di diverso tipo che omaggiano la cultura norrena come i banchetti, le sfide di rime oppure di bevute, tantissime missioni secondarie ed attività affini che tentano in tutti i modi di staccarsi dal solito cerca/trova/uccidi, le razzie dei monasteri, personaggi "storici" da incontrare come Ivarr Ragnar e Re Aelfred, e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare la presenza degli Dei di turno. Davvero apprezzabile l'evoluzione del sistema di combattimento, finalmente non più ancorato al livellamento delle armi, che è stato capace di trasferirci la giusta sensazione di rabbia e brutalità, sopratutto quando si conficcano due asce ben affilate nel petto del malcapitato del momento.
Non potevamo non mostrarvi questo screenshot, anche se rischieremo che Google ci segnali la pagina per contenuti inadatti a tutti.. rappresenta perfettamente l'essenza del gioco!
Durante queste due settimane abbiamo letto diversi commenti negativi rispetto alla "grandezza della mappa" rispetto ai precedenti due capitoli, tutti ovviamente privi di fondamenta e basati sulla semplice apparenza. Considerando la sola superficie calpestabile, piuttosto densa di contenuti, di base l'Inghilterra di Valhalla è poco più grande della mappa di AC: Origins sebbene non ne dia l'impressione, e di circa trenta kilometri quadrati più piccola della Grecia di AC: Odyssey. A questa però bisogna aggiungere lo scenario Norvegese, ed altri tre piccoli scenari che verranno "sbloccati" durante lo svolgimento della trama (Dunque non DLC, questi sono già integrati nel gioco base).
E per quanto riguarda invece le critiche relative al tema "assassini", non più propriamente protagonisti, Ubisoft ha già chiarito in passato che questi nuovi capitoli della saga serviranno per chiarire ulteriori dettagli della saga sino ad ora mai approfonditi. In AC: Origins abbiamo assistito alla nascita degli assassini, mentre in AC: Odyssey abbiamo conosciuto più da vicino gli ISU, e con Valhalla.. beh dovete giocarlo, ed assistere nuovamente Layla nel presente per via di un nuovo pericolo che minaccia la terra!
E sebbene la grafica non sia superiore al gameplay per importanza, dobbiamo ammettere che gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro - a parte qualche sbavatura qua e la - nel rappresentare gli scenari di quell'epoca, con una palette di colori che lascia di stucco ad ogni tramonto in Inghilterra, ed incanta quando alla notte l'aurora boreale fa da sfondo ai panorami mozzafiato Norvegesi.
Per quanto riguarda la versione PC Windows abbiamo constatato con piacere che non solo il titolo risulta più ottimizzato per via delle DirectX 12, bensì finalmente anche reali vantaggi tratti dalla partnership con AMD che ha portato una migliore resa per i relativi componenti, a differenza di altri titoli ugualmente sponsorizzati come Far Cry 5 che giravano addirittura meglio sulle configurazioni della concorrenza.
Certo, anche questo Assassin's Creed non è esente da difetti e non potrà convincere tutti, e probabilmente in queste oltre 4.000 parole avrò dimenticato di accennarvi qualcos'altro ma credetemi, sopratutto se avete apprezzato i precedenti Origins ed Odyssey, Valhalla offre una solida avventura e dovete seriamente giocarlo!
Si ringrazia Ubisoft per la chiave di gioco digitale,
gentilmente offerta per la realizzazione di questo articolo.
Il voto di Bits and Chips