Inutile dirlo, gli sviluppatori hanno fatto un enorme lavoro nel tentare di riprodurre una trama ispirata alla cultura norrena e per quanto ci riguarda, nonostante sia stata inevitabilmente utilizzata la medesima ossatura del capitolo precedente, riteniamo che Assassin's Creed: Valhalla sia un altro tiro a segno.
Potrà certamente non piacere a tutti, sopratutto ai fanatici dei giochi di ruolo in senso stretto oppure ai giocatori che non hanno pazienza di esplorare e si rifugiano dietro a frasi tipo "ah ma non parla degli assassini" eccetera, ma di sicuro è un gran gioco, capace di intrattenere per un centinaio di ore laddove si voglia completarlo nel vero senso della parola.
Valhalla nasconde molti misteri, attività di diverso tipo che omaggiano la cultura norrena come i banchetti, le sfide di rime oppure di bevute, tantissime missioni secondarie ed attività affini che tentano in tutti i modi di staccarsi dal solito cerca/trova/uccidi, le razzie dei monasteri, personaggi "storici" da incontrare come Ivarr Ragnar e Re Aelfred, e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare la presenza degli Dei di turno. Davvero apprezzabile l'evoluzione del sistema di combattimento, finalmente non più ancorato al livellamento delle armi, che è stato capace di trasferirci la giusta sensazione di rabbia e brutalità, sopratutto quando si conficcano due asce ben affilate nel petto del malcapitato del momento.
Non potevamo non mostrarvi questo screenshot, anche se rischieremo che Google ci segnali la pagina per contenuti inadatti a tutti.. rappresenta perfettamente l'essenza del gioco!
Durante queste due settimane abbiamo letto diversi commenti negativi rispetto alla "grandezza della mappa" rispetto ai precedenti due capitoli, tutti ovviamente privi di fondamenta e basati sulla semplice apparenza. Considerando la sola superficie calpestabile, piuttosto densa di contenuti, di base l'Inghilterra di Valhalla è poco più grande della mappa di AC: Origins sebbene non ne dia l'impressione, e di circa trenta kilometri quadrati più piccola della Grecia di AC: Odyssey. A questa però bisogna aggiungere lo scenario Norvegese, ed altri tre piccoli scenari che verranno "sbloccati" durante lo svolgimento della trama (Dunque non DLC, questi sono già integrati nel gioco base).
E per quanto riguarda invece le critiche relative al tema "assassini", non più propriamente protagonisti, Ubisoft ha già chiarito in passato che questi nuovi capitoli della saga serviranno per chiarire ulteriori dettagli della saga sino ad ora mai approfonditi. In AC: Origins abbiamo assistito alla nascita degli assassini, mentre in AC: Odyssey abbiamo conosciuto più da vicino gli ISU, e con Valhalla.. beh dovete giocarlo, ed assistere nuovamente Layla nel presente per via di un nuovo pericolo che minaccia la terra!
E sebbene la grafica non sia superiore al gameplay per importanza, dobbiamo ammettere che gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro - a parte qualche sbavatura qua e la - nel rappresentare gli scenari di quell'epoca, con una palette di colori che lascia di stucco ad ogni tramonto in Inghilterra, ed incanta quando alla notte l'aurora boreale fa da sfondo ai panorami mozzafiato Norvegesi.
Per quanto riguarda la versione PC Windows abbiamo constatato con piacere che non solo il titolo risulta più ottimizzato per via delle DirectX 12, bensì finalmente anche reali vantaggi tratti dalla partnership con AMD che ha portato una migliore resa per i relativi componenti, a differenza di altri titoli ugualmente sponsorizzati come Far Cry 5 che giravano addirittura meglio sulle configurazioni della concorrenza.
Certo, anche questo Assassin's Creed non è esente da difetti e non potrà convincere tutti, e probabilmente in queste oltre 4.000 parole avrò dimenticato di accennarvi qualcos'altro ma credetemi, sopratutto se avete apprezzato i precedenti Origins ed Odyssey, Valhalla offre una solida avventura e dovete seriamente giocarlo!
Si ringrazia Ubisoft per la chiave di gioco digitale,
gentilmente offerta per la realizzazione di questo articolo.
Il voto di Bits and Chips