E che pistolero sarebbe Arthur senza un buon arsenale di armi? Arthur può portare con sé due armi da fianco e due fucili (Oppure un fucile e un silenzioso ma letale arco), oltre a un coltello da caccia, un lazo e un certo numero di armi da lancio (E sì, può impugnare le pistole con entrambe le mani).
Il cavallo, oltre a selvaggina, ricercati e altri oggetti, risulterà utile per l'intero inventario delle armi: è possibile equipaggiarle mentre si cavalca o quando si è vicini al cavallo. RDR2 offre più di 50 armi uniche da poter utilizzare (Il cui comportamento è molto reale, devo ammetterlo), tantissime possibilità di personalizzazione e un'ampia gamma di munizioni diverse che migliorano precisione, gittata e danni. Le modifiche comprendono incisioni, rivestimenti in pelle e altro ancora.
Al pari di Arthur e del cavallo, bisognerà prendersi cura anche delle armi. Se utilizzata per troppo tempo senza prendersene cura, ogni arma inizierà ad usurarsi divenendo così meno precisa e potente, per cui sappiate che sarà importante portare con se dell'olio per pulirla e ripristinarne le effettive capacità balistiche.
E come non citare il fantomatico Dead Eye di Red Dead Redemption nel momento in cui si parla di armi? Il Dead Eye è stato migliorato rispetto al titolo originale e adesso consiste di 5 livelli, che spaziano dal rallentare il tempo al colorare manualmente o automaticamente i bersagli evidenziando i punti critici sui nemici.
Sia per la caccia che nelle situazioni peggiori, quando magari ci si ritrova accerchiati da tanti nemici, è un elemento essenziale per colpire con precisione.
Inoltre, e la citiamo come unica caratteristica del gameplay che si allontana dal realismo largamente infuso, citiamo l'introduzionde dell'Occhio d'acquila.
Un po' come visto in Assassin's Creed e titoli similari, questa caratteristica introdotta in RDR2 permette di evidenziare gli oggetti da poter raccogliere oppure con cui interagire, seguire la scia odorosa e le impronte di una eventuale preda e così via.
Dulcis in fundo, voglio parlarvi dell'accampamento. Arthur e la banda di Dutch Van der Linde non hanno una fissa dimora e, in base agli eventi scanditi dall'evoluzione della trama, questa si sposterà da un posto all'altro dello scenario (Ogni spostamento rappresenta un capitolo della storia).
L'accampamento è il cuore della comunità e, come tale - oltre a sottolineare il legame del protagonista con la banda -, restituisce un ulteriore effetto realismo, dato che al suo interno i membri della banda si prendono cura l'uno dell'altro che, conoscendo la vita e le azioni del protagonista, tenderanno a parlargli e così via.
Dall'accampamento partiranno le varie missioni, che talvolta non necessiteranno del nostro consenso per essere avviate. In base agli eventi oppure all'umore, i membri della banda si avvicineranno ad Arthur per chiedere aiuto o suggerirgli per qualche attività illecita, ad esempio. All'interno dell'abitazione il protagonista possiede il suo angolo personale, dove potrà cambiarsi d'abito oppure radersi e, perchè no, anche giocare a poker oppure passare del tempo attorno al fuoco.
Aiutare l'accampamento portando cibo e rifornimenti manterrà alto il morale, e quel contributo si rifletterà nelle conversazioni, nelle attività a cui potranno prendere parte i membri della banda e persino nelle storie raccontate intorno al fuoco. Nonostante non sia fondamentale ai fini della trama, ai giocatori viene offerta la possibilità di modificare e migliorarlo per ottenere benefici aggiuntivi (Diversi tipi di cibo con cui rifocillarsi, medicine e munizioni a cui attingere, oltre al viaggio rapido e così via).