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Intel preme sull'acceleratore

 Secondo i piani di AMD tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 sarebbe dovuta uscire la nuova architettura K8, nome in codice SladgeHammer, portatrice di innumerevoli innovazioni.

Sfortunatamente per la casa di Sunnyvale le cose non sembravano mettersi per il verso giusto, e si dovette accantonare ancora una volta l'ambizioso progetto per contrastare Intel e rafforzare le proprie quote di mercato che, contrariamente a quanto ci si aspettava, visti gli ottimi prodotti presentati, non accennavano ad aumentare in maniera consistente: nel 2001 il market share si assestò sul 18% nonostante Jonathan Joseph, analista della Salomon Smith Barney, affermasse quanto segue: "The (Athlon) XP is flying off the shelf".

Nella seconda metà del 2001 Intel presentò un nuovo northbridge, evoluzione del precedente i850, il i845. Questo nuovo chipset, meno costoso del precedente, permise ai Pentium 4 di utilizzare le ormai economiche DDR Sdram, calate vertiginosamente di prezzo, e di attaccare in maniera aggressiva anche la fascia media, fino ad allora terreno di caccia di AMD.

La presentazione nel maggio del 2002 del Pentium 4 con core Northwood B operante a 2,53 Ghz, e con frequenza di bus a 533 Mhz, riportò ad Intel la corona di processore più veloce: il passaggio ai 130 nm con il core Northwood stava dando finalmente i suoi frutti in termini di scalabilità. I prezzi delle CPU Intel al lancio si abbassarono ancora: il Pentium 4 2,53 Ghz fu lanciato sul mercato al prezzo di 637$, il Pentium 4 2,4 Ghz, sempre 533 Mhz di Bus, a 562$.

Erano ancora prezzi stratosferici, ma la concorrenza di AMD si faceva sentire. E si fece sentire maggiormente quando tra il giugno e l'agosto del 2002 presentò gli Athlon XP con core Thoroughbred A e Thoroughbred B. Nei mesi precedenti al lancio di quest'ultima CPU i  giornalisti, nelle recensioni del Northwood B, già davano per spacciata o quasi AMD, affermando che i futuri Thoroughbred e Barton forse non sarebbero bastati a gareggiare ad armi pari con Intel, che solo il progetto SladgeHammer (più comunemente detto “Hammer”) avrebbe avuto qualche chance. AMD avrebbe volentieri buttato fuori la nuova architettura, ma i fondi per la ricerca e sviluppo le cominciavano a mancare, soprattutto a causa di un market share che non accennava a crescere, e agli utili che ritornarono pesantemente in negativo (2002 a -1,3 mld di dollari). Nonostante gli ottimi prodotti, era difficile trovare computer marchiati AMD nelle grandi catene.

Roadmap di AMD fino al 2° quarto del 2003


I Thoroughbred, specialmente nella revisione B con Bus a 333 MHz, furono comunque una boccata d'ossigeno, e permisero ad AMD di guerreggiare ancora ad armi pari con Intel. L'elevata resa produttiva, derivata dal nuovo processo produttivo a 130 nm, consentì ad AMD di applicare nuovamente un'aggressiva guerra sui prezzi, come scrissero molti redattori nelle proprie recensioni: “the main advantage of the 0,13µ technology lies somewhere else: using this manufacturing process, the processor’ die size is reduced from 128 to 80mm² thus AMD could produce more CPUs per 200mm wafer (~322 against 201 previously) which implies a noticeable cost reduction both for AMD and the end user” (Fonte).

Il 2600+, uscito nell'agosto del 2002, fu  commercializzato ad un prezzo unitario di 297$. Circa la metà del più prestante processore Intel, il Pentium a 2,8 Ghz.

Questo è anche il periodo dell'uscita del più famoso chipset Via, che verrà declinato nel prossimo futuro per le altre revisioni dell'Athlon XP: il KT333.