Prima di poter assemblare il tutto abbiamo dovuto rimuovere le componenti principali dal "vecchio" case iTek Byzon che ci ha egregiamente accompagnato in questi due anni, e preparare il "tavolo operatorio" al fine di trasferire tutto all'interno del nuovo H510 Elite di NZXT.
Fortunatamente, come già ampiamente anticipato, buona parte dell'assemblaggio è stata risparmiata in termini di tempo rispetto ad un'altra build, dato che le quattro ventole e la striscia LED A-RGB sono già state cablate e collegate alla centralina dal produttore.
Difatti, come potrete notare in questa rapida serie di scatti, ci è voluto davvero poco per riempire la parte principale del case.
Una volta "calata" la motherboard con la CPU e le RAM già installate, posizionato il cavo di alimentazione a 8-pin nell'apposito foro in alto e il 24-pin lateralmente, è bastato collegare i cavetti SATA e la GPU con gli appositi cavi di alimentazione 2*8-pin per - quasi - completare il tutto.
L'installazione dei cavetti relativi al pannello I/O anteriore risulta piuttosto semplificata date le asole angolari, come avevamo già previsto in fase di analisi degli interni.
L'unica componente mancante a questo punto per completare il layout frontale è il waterblock della CPU, con radiatore da fissare sull'anteriore del case. Trattandosi di una piattaforma AMD, per fissarlo non abbiamo dovuto fare altro che assicurare alla motherboard il backplate originale tramite apposite viti di fissaggio, e successivamente assicurargli il waterblock con il sistema di aggancio per il socket AM4.
Prima di preoccuparci del cable-management e degli ultimi ritocchi finali, non ci resta che installare le periferiche di memorizzazione. I due SSD da 480GB di Transcend e SanDisk installati nella nostra build hanno facilmente trovato posto sul retro della motherboard.
Assicurarli tramite le cornici fornite in dotazione e piazzarli in posizione è stato davvero semplice, considerando che vi è il giusto spazio per organizzare al meglio i cavetti di trasferimento dati ed alimentazione.
La stessa cosa vale per la gabbia degli hard-disk da 3.5", all'interno della quale abbiamo assicurato il piccolo ma prestante Toshiba da 2.5".
Considerando che è stato raggiunto senza nemmeno troppi sforzi, e in poco più di un ora di lavoro, possiamo tranquillamente affermare che il risultato finale è notevole. Davvero ottima la gestione dei cavi sul retro del case: anche chi è dotato di poca pazienza può riuscire ad ottenere un simile ordine.
Dicevi bene NZXT, l'appellativo "Premium Compact Mid-tower" gli calza proprio a pennello!
Nonostate le dimensioni piuttosto compatte per un case ATX, e considerando tutto quel che ci abbiamo installato all'interno, è possibile notare quel senso di ordine e pulizia da ogni lato in cui lo si possa guardare, che solo un prodotto del genere può vantare.
L'unico "difetto" che abbiamo potuto constatare, in questo trionfo dell'ordine nonostante l'ingombro dei componenti da noi installati, è stata l'impossibilità di realizzare un sistema push-pull per il dissipatore.
Dopo aver assicurato le due ventole Aer RGB 2 140mm al radiatore, per via dell'iconica barra di gestione dei cavi in tinta non è stato possibile installare le ulteriori due ventole Aer P da 140, un vero peccato in quanto bastava poterla traslare di un solo centimetro per ovviare al problema.