Quanti di voi hanno avuto la possibilità di tastare con mano la "croccantezza" dei case di un tempo, spesso e volentieri tendenti al giallo dopo qualche mese oppure al massimo un anno di utilizzo, senza nemmeno sapere cosa si nascondesse al loro interno?
Probabilmente gli appassionati di "nuova generazione" non conoscono tali "emozioni" (Vi siete persi il "buono ed il cattivo tempo" ragazzi, lasciatemelo dire!). Proprio per non aver potuto osservare la loro evoluzione negli anni, non tutti riescono pienamente ad apprezzare la maestosità dei case che oggi sono progettati per mettere in risalto l'hardware al loro interno.
Dopo aver assemblato un gioiellino compatto e marchiato Raijintek poco più di un mese fa, con l'articolo di oggi vogliamo mettere in risalto l'eleganza e l'essenza di un case moderno, grazie ad un capolavoro che abbiamo realizzato in partnership con NZXT.
Spunti di lettura:
NZXT, in prova il RGB & FAN controller con strisce LED A-RGB HUE V2
Recensione NZXT Kraken X53, il re dei dissipatori AiO RGB da 240mm
Dopo averci fatto assagiare in prima battuta la qualità dei suoi dispositivi di retroilluminazione, e successivamente uno dei dissipatori a liquido per CPU più popolari degli ultimi anni, l'azienda ha deciso di fornirci un sample del case H510 Elite in versione bianca ed un Kraken Z63 da 280, offrendoci la possibilità di scoprirne le qualità e, inoltre, di rendere giustizia alla componentistica della nostra configurazione di test principale.
Un'accoppiata decisamente di alto livello, non proprio accessibile a tutti (Alla data di stesura di questo articolo servono circa 380€ per portarsi entrambi a casa) e, proprio per tale motivo, desiderata dagli appassionati. Questa coppia di prodotti si distingue tanto per il design, elegante e pulito, quanto per la qualità dei materiali utilizzati.
Non dovrei farlo tra le righe di apertura di un articolo, ma devo sbilanciarmi: questa è la build più bella che abbia mai assemblato sino ad ora, in oltre 15 anni di attività! Buona lettura 😎
Il case H510 Elite di NZXT è arrivato nei nostri laboratori all'interno della medesima confezione retail che qualsiasi utente può trovare al momento dell'acquisto.
Le sue dimensioni sono appena superiori a quelle del case stesso, raffigurato sul laterale, che arriva ben protetto dall'imbottitura sui lati.
All'interno della confezione abbiamo trovato, oltre al case, naturalmente, una serie di accessori utili all'assemblaggio di una configurazione hardware, unitamente ad un piccolo libretto d'istruzioni.
Il kit contiene una differente serie di viti, alcune fascette, un adattatore per fornire i singoli pin di connessione del pannello frontale (Di base il case offre un connettore unico, al posto dei singoli connettori per il tasto di accensione etc.), ed uno splitter per sfruttare al meglio il singolo jack TRRS da 3,5mm posizionato sul pannello frontale del case.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del produttore, a questa pagina.
NZXT descrive il case H510 Elite come la migliore soluzione "Premium Compact Mid-tower", e non possiamo fare altro che confermarlo già subito dopo averlo estratto dalla confezione.
Sin da subito è possibile notare l'elegante contrasto generato tra il vetro temperato della paratia laterale e quella frontale con il bordo bianco in metallo con verniciatura Matte White, che caratterizza anche la paratia posteriore e la superficie superiore dello stesso.
Le dimensioni complessive sono pari a 428mm di larghezza, 210mm di profondità e 460mm in altezza (435mm se non si considerano i piedini), per un totale di 7,5Kg a vuoto.
Rispetto alla versione standard, proposta alla metà del prezzo di quella in oggetto (74.99$ contro 149.99$ di listino), la variante Elite vanta le seguenti aggiunte:
- pannello frontale in vetro temperato, al posto della superficie interamente in alluminio;
- n.2 ventole Aer RGB 2 di seconda generazione, da 140mm pre-installate sul frontale;
- una ventola Aer F 140mm al posto di una seconda da 120mm;
- striscia LED integrata e pre-installata nella parte superiore del case;
- il controller Smart Device V2 pre-installato nel retro del case.
Nella parte superiore troviamo - verso la zona della CPU - le feritoie in cui vi è già pre-instalata una delle due ventole, mentre nel lato opposto vi sono in ordine:
- tasto di accensione con LED di stato ad anello;
- n.1 porta USB 3.1 Gen 1 Tipo-A ;
- n.1 porta USB 3.1 Gen 2 Tipo-C;
- jack TRRS da 3,5mm.
Com'è possibile notare, rispetto alla "norma" il case H510 non offre alcuna presa d'aria in ingresso sul frontale, in quanto tale superficie è stata realizzata in vetro temperato per mettere in risalto le ventole RGB pre-installate.
NZXT ha preferito utilizzare una soluzione alternativa, sfruttando unicamente una superficie forata che si sviluppa in verticale sulla paratia posteriore del case (Proprio di fianco alle ventole, per intenderci), insieme ad un'altra piccola feritoia presente sul fondo del case (Entrambe ovviamente dotate di filtro anti-polvere), che non mancheremo di analizzare per verificarne l'incidenza lato temperature.
Rialzata di circa 25mm tramite n.4 piedini presenti agli angoli e con superficie di appoggio in gomma, la parte inferiore presenta l'apposita feritoia per l'ingresso dell'aria verso l'alimentatore, e ci anticipa come sia possibile "regolare" la posizione della gabbia degli hard-disk, nascosta alla vista dall'esterno per via del bordo inferiore del case stesso.
Se già da un primo sguardo il case H510 Elite di NZXT ci aveva dato un'impressione di elevata qualità, è bastato rimuovere le due paratie laterali per averne la conferma. La paratia laterale principale è realizzata in vetro temperato ed offre un sistema di aggancio rapido tramite due gommini ed una singola vite a croce, già assicurati all'interno della cornice che la contiene. Stessa cosa per le due pre-installate con sistema anti caduta sulla paratia "cieca".
La caratteristica principale di questo case - in questa specifica versione - è la capacità di offrire un assemblaggio semplificato e senza particolari noie, considerando che le quattro ventole principali sono già pre-installate e cablate, così come la striscia LED e la centralina di controllo proprietaria.
Al contrario di altri case, grazie soprattutto alle soluzioni adottate per la gestione dei cavi, questo H510 Elite invoglia sicuramente l'utente medio ad installare la componentistica al suo interno!
Come già anticipato, nella parte superiore e sul retro della zona CPU troviamo due ventole pre-installate al fine di allontanare i bollenti spiriti che si andranno a creare all'interno del case.
Nel dettaglio troviamo sul retro una ventola Aer P 120mm Case Version (Operante ad un massimo di 1.200 RPM ± 200RPM ed in grado di generare un airflow massimo pari a 50.42 CFM), mentre sulla parte alta troviamo la variante da 140mm (Operante ad un massimo di 1.000 RPM ± 200RPM ed in grado di generare un airflow massimo pari a 68.95 CFM).
Nei seguenti scatti di dettaglio possiamo inoltre apprezzare la striscia LED A-RGB HUE V2, già assicurata correttamente/saldamente in posizione e con la prolunga già pronta nel caso in cui si volessero installarne ulteriori a cascata (Fidatevi, come vedrete più avanti non servirà).
Nella parte bassa possiamo invece apprezzare la superficie che copre il PSU caratterizzata da una trama completamente forata, con appositi fori per il passaggio dei cavi di alimentazione della GPU e delle asole angolari per l'installazione semplificata dei cavetti provenienti dal pannello I/O frontale del case.
Per chi volesse installare la propria GPU in verticale e con lunghezza massima di oltre 33cm, NZXT ha pensato inoltre di fornire già la struttura apposita a supporto di tale orientamento (Il riser PCIe non è incluso, e è eventualmente da acquistare separatemente).
Naturalmente, oltre all'apposito foro per permettere l'installazione semplificata di qualsivoglia dissipatore con relativo backplate senza dover smontare la motherboard, anche questo case vanta l'iconica barra di gestione dei cavi in tinta che sale verso il lato lungo di quest'ultima.
Proprio alle spalle di quest'ultima possiamo osservare la trama forata che permette di allontanare una parte del calore generabile dalla centralina Smart Device V2, pre-installata sul retro.
Verso quest'ultima sono già cablate le due ventole Aer RGB 2 140mm di seconda generazione, caratterizzate da un performante design a 9 pale ed operanti in un range compreso tra i 500 ed i 1.500 RPM ± 300RPM, in grado di generare un airflow massimo pari a 91.19 CFM (1.52mm-H2O) consumando 3.84W (0.32A - 12 V).
Apprezzabile la cornice sulla quale risultano pre-installate, la quale offre una discreta comodità in caso di assemblaggio/sostituzione oppure installazione di un radiatore per il raffreddamento dei componenti.
Passando al retro del case, possiamo ora analizzare nel dettaglio il sistema di gestione integrato dei cavi. Oltre ad un ramo già praticamente cablato ed ordinato proveniente dalla centralina integrata, balzano subito all'occhio le guide realizzate in materiale termo plastico per organizzare al meglio i cavi di alimentazione e SATA che si dirigono verso la motherboard.
Questo sistema offre numerosi fori per "legare" al meglio i cavi, oltre a due fascette in velcro pre-installate. Ulteriori "autostrade" per i cavi di sistema sono state posizionate ai bordi del foro relativo alla base di ancoraggio della motherboard, così da poter organizzare al meglio il cavo di alimentazione della CPU insieme ai cavetti provenienti dalle due ventole pre-installate.
Nel seguente primo scatto di dettaglio possiamo apprezzare la feritoia principale d'ingresso dell'aria verso le due ventole frontali, con apposito filtro anti-polvere.
Molta cura è stata riposta per il sistema di installazione dei dischi da 2.5", grazie al quale è possibile comodamente assicurare due unità al di sotto del foro sulla superficie di ancoraggio della motherboard.
Dulcis in fundo, arriviamo alla zona più nascosta del case, ossia il vano di installazione del PSU e la gabbia per i dischi da 3.5".
Oltre ad essere regolabile lungo l'asse X e/o facilmente removibile per tutti coloro i quali non dovessero averne bisogno, quest'ultima offre la possibilità di installare un totale di tre unità da 3.5" (Oppure, all'evenienza, un terzo disco da 2.5" alla base).
Il dissipatore Kraken Z63 di NZXT è arrivato nei nostri laboratori all'interno della medesima confezione retail che ogni utente potrà trovare al momento dell'acquisto.
Caratterizzata da uno sfondo bianco e dettagli in "viola NZXT", questa ha dimensioni nella media per un dissipatore AiO da 240, ed offre quante più possibili informazioni sul prodotto, insieme a diverse immagini di anteprima.
Al suo interno, in maniera pulita ed ordinata, abbiamo trovato:
- il kit waterblock+pompa e radiatore a se stante;
- le due ventole Aer P da 140 imbustate singolarmente, libere da installare secondo le necessità dell'utente;
- cavetteria completa per la connessione del dissipatore alla motherboard (Per controllo/gestione prestazioni ed effetti RGB tramite il software NZXT CAM);
- kit e staffe di fissaggio per i socket supportati (Dai più vetusti Intel 1155/1366 ed AMD AM3+ ai socket più moderni, Threadripper compresi ma con staffa da acquistare separatamente).
NZXT ha deciso di non includere nel bundle alcun tubetto di pasta termica, preferendo pre-applicare la giusta quantità direttamente sul waterblock, diminuendo così la difficoltà di installazione del prodotto per gli utenti che non vantano troppa esperienza sul campo.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del produttore, a questa pagina.
Piuttosto conosciuto ed ambito per il suo spettacolare display LCD multifuzione e programmabile, il dissipatore Kraken Z63 non appare tanto differente dal Kraken X53 che abbiamo testato durante i primi dell'anno (Clicca qui per leggere il nostro articolo), e vanta ugualmente ben 6 anni di garanzia.
Il radiatore, in questo caso nel formato da 280 e realizzato in alluminio e di colore nero, ha un aspetto piuttosto "old-style" ma al contempo arricchito da un profilo laterale su cui è impresso il logo del produttore. La trama della serpentina è abbastanza fitta, le sue dimensioni sono pari a 315*143*30mm (Contro i classici 27mm circa di spessore) e vi sono i giusti fori per realizzare una configurazione push-pull a 4 ventole.
I tubi di connessione tra radiatore/pompa/waterblock, avvolti da una calza protettiva in nylon piuttosto spessa, sono lunghi circa 40cm; questi risultano piuttosto flessibili e resistenti, oltre che difficili da strozzare.
N.B. Su questo prodotto non è presente alcun tappo esterno dedicato all'eventuale refill del liquido, ergo non è possibile effettuare alcuna manutenzione/modifica in maniera semplice, bensì è necessario smontare il waterblock.
Se non fosse per il display 24-bit True Color LCD da 2.36” integrato sul frontale (Risoluzione 320*320p, luminosità massima 650 cd/m²), anche il waterblock risulta abbastanza simile a quello del Kraken X53, che a confronto vanta un anello superiore più sottile.
Dalla forma circolare con diametro da 79mm con un altezza complessiva di 52mm, questo è realizzato da un corpo in plastica di colore nero satinato ed una base di contatto interamente in rame con pasta termica pre-applicata.
Sul bordo troviamo i raccordi a 90° orientabili per i tubi di collegamento al radiatore, e due ingressi rispettivamente per la connessione alla motherboard (Connettore HUE 2) ed all'alimentazione. La pompa integrata al suo interno opera entro un range di 800/2,800 ± 300RPM, ed ha un fabbisogno energetico di 3.6W (12V DC, 0.3A).
Rispetto al Kraken X53 RGB precedentemente testato, accompagnato dalle ventole Aer RGB 2 di seconda generazione, il Kraken Z63 in questione non dispone di ventole retroilluminate.
In bundle abbiamo trovato due ventole Aer P da 140, caratterizzate da un design a 7 pale e piuttosto performanti, che operano in un range compreso tra i 500 ed i 1.500/1.800 RPM ± 300RPM (Controllata via PWM), in grado di generare un airflow massimo pari a 98.17 CFM (2.71mm-H2O) consumando 3.84W (0.32A - 12 V).
Come vedrete nelle prossime pagine, sul radiatore abbiamo deciso di installare le due Aer RGB 2 da 140 pre-installate nel case. Avremo voluto realizzare una configurazione di tipo push-pull sfruttando anche le sopra descritte Aer P da 140 ma, come potrete notare nelle pagine seguenti, sfortunatamente non vi era spazio a sufficienza per installarle.
Le componenti che abbiamo utilizzato per dar vita a questa build derivano direttamente dalla precedente configurazione di test basata sul case Byzon di iTek, ma con alcune piccole novità.
La CPU AMD Ryzen 3700X è stata da poco sostituita in garanzia, mentre la motheboard B450 Steel Legend di AsRock ha ceduto il passo alla più recente B550 Gaming Plus di MSI, grazie alla quale abbiamo potuto utilizzare il setup XMP delle vetuste ma sempre prestanti TridentZ di G.Skill, utilizzare la PCIe 4.0 ed abilitare il SAM per sfruttare al massimo la RX 6800XT in variante custom Gaming OC di GigaByte.
Sistemi di prova |
B&C Enthusiast ATX |
Processori Frequenza |
AMD Ryzen 7 3700X default |
Dissipatore
|
NZXT Kraken Z63 280 |
Memoria RAM | |
Scheda Madre BIOS |
7C56v17 - 28/06/2021 (Resizable Bar ON) |
dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD RX 6800XT 16GBD6 ≈2300MHz - 16GHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore | |
Case |
iTek Byzon Advanced - iTek ARYA ARGB LED strips NZXT H510 Elite |
OS |
Windows 10 PRO - 21H1 (x64) - Build 19043.1110 |
Periferiche | |
Monitor |
iiyama G-MASTER GB3461WQSU 34" - 21:9 - 3.440*1.440p 144Hz |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto;
- I test sono stati eseguiti utilizzando il progilo energetico Ryzen Balanced;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di benchmark/videogame;
- La velocità delle ventole e della pompa è stata impostata al massimo dal BIOS, mentre per la GPU è stata fissata al 60% dai driver AMD;
- La pasta termica utilizzata è la Arctic MX4 per il LFII 420 e la pre-applicata da NZXT per il Kraken Z63.
Prima di poter assemblare il tutto abbiamo dovuto rimuovere le componenti principali dal "vecchio" case iTek Byzon che ci ha egregiamente accompagnato in questi due anni, e preparare il "tavolo operatorio" al fine di trasferire tutto all'interno del nuovo H510 Elite di NZXT.
Fortunatamente, come già ampiamente anticipato, buona parte dell'assemblaggio è stata risparmiata in termini di tempo rispetto ad un'altra build, dato che le quattro ventole e la striscia LED A-RGB sono già state cablate e collegate alla centralina dal produttore.
Difatti, come potrete notare in questa rapida serie di scatti, ci è voluto davvero poco per riempire la parte principale del case.
Una volta "calata" la motherboard con la CPU e le RAM già installate, posizionato il cavo di alimentazione a 8-pin nell'apposito foro in alto e il 24-pin lateralmente, è bastato collegare i cavetti SATA e la GPU con gli appositi cavi di alimentazione 2*8-pin per - quasi - completare il tutto.
L'installazione dei cavetti relativi al pannello I/O anteriore risulta piuttosto semplificata date le asole angolari, come avevamo già previsto in fase di analisi degli interni.
L'unica componente mancante a questo punto per completare il layout frontale è il waterblock della CPU, con radiatore da fissare sull'anteriore del case. Trattandosi di una piattaforma AMD, per fissarlo non abbiamo dovuto fare altro che assicurare alla motherboard il backplate originale tramite apposite viti di fissaggio, e successivamente assicurargli il waterblock con il sistema di aggancio per il socket AM4.
Prima di preoccuparci del cable-management e degli ultimi ritocchi finali, non ci resta che installare le periferiche di memorizzazione. I due SSD da 480GB di Transcend e SanDisk installati nella nostra build hanno facilmente trovato posto sul retro della motherboard.
Assicurarli tramite le cornici fornite in dotazione e piazzarli in posizione è stato davvero semplice, considerando che vi è il giusto spazio per organizzare al meglio i cavetti di trasferimento dati ed alimentazione.
La stessa cosa vale per la gabbia degli hard-disk da 3.5", all'interno della quale abbiamo assicurato il piccolo ma prestante Toshiba da 2.5".
Considerando che è stato raggiunto senza nemmeno troppi sforzi, e in poco più di un ora di lavoro, possiamo tranquillamente affermare che il risultato finale è notevole. Davvero ottima la gestione dei cavi sul retro del case: anche chi è dotato di poca pazienza può riuscire ad ottenere un simile ordine.
Dicevi bene NZXT, l'appellativo "Premium Compact Mid-tower" gli calza proprio a pennello!
Nonostate le dimensioni piuttosto compatte per un case ATX, e considerando tutto quel che ci abbiamo installato all'interno, è possibile notare quel senso di ordine e pulizia da ogni lato in cui lo si possa guardare, che solo un prodotto del genere può vantare.
L'unico "difetto" che abbiamo potuto constatare, in questo trionfo dell'ordine nonostante l'ingombro dei componenti da noi installati, è stata l'impossibilità di realizzare un sistema push-pull per il dissipatore.
Dopo aver assicurato le due ventole Aer RGB 2 140mm al radiatore, per via dell'iconica barra di gestione dei cavi in tinta non è stato possibile installare le ulteriori due ventole Aer P da 140, un vero peccato in quanto bastava poterla traslare di un solo centimetro per ovviare al problema.
Una volta completata l'installazione di tutti i componenti all'interno dell'H510 Elte, compreso lo stuzzicante Kraken Z63, non ci resta che scaricare l'utility gratuita NZXT CAM per settare il tutto.
Ricordiamo che quest'ultima, oltre a gestire i prodotti proprietari con speciali feature (Vedi appunto la serie di dissipatori Kraken Z che possiede sul waterblock un display programmabile a colori) e la retroilluminazione RGB dell'intero sistema, è in grado di monitorare i parametri vitali del computer, offre un overlay durante il gioco con valori settabili a propria scelta, dispone di un tool per l'overclock delle GPU e tanto altro.
Nel momento in cui tutto il sistema prende vita, bisogna ammettere che NZXT ha fatto davvero un gran lavoro abbinando le ventole Aer RGB 2 140mm alla singola striscia LED A-RGB HUE V2.
Sebbene sia l'unica componente dotata di retroilluminazione all'interno del case, quest'ultima riesce da sola a fornire la giusta luce per mettere in evidenza la componentistica senza strafare. Pur avendo a disposizione due ulteriori strisce, personalmente ho ritenuto inutile installarle!
Come previsto la resa dei LED è di alto livello, sia per quanto riguarda la riproduzione dei singoli colori (Anche il bianco, cosa non da poco) che per la capacità di riprodurre senza alcuna esitazione i vari effetti, anche i più complicati.
Eccovi un esempio pratico di tutto il sistema in funzione:
Per quanto riguarda il Kraken Z63 in prova, l'utility NZXT CAM lo ha sin da subito riconosciuto e ne ha aggiornato il firmware.
Subito dopo è stato possibile constatare il regime di rotazione della pompa, settabile tramite preset pre-impostati oppure a proprio gradimento, ed ovviamente gestire il regime di rotazione delle ventole (Sia quelle installate sul radiatore che quelle di sistema, naturalmente).
Il display programmabile è la vera chicca di questo sistema. Oltre a gestire la potenza della retroilluminazione, l'utility permette di pre-impostare effetti specifici per l'alternarsi dei colori/movimenti e, soprattutto, di mostrare in vari modi le temperature di sistema.
Probabilmente non si tratta di una "killer-feature", soprattutto per il prezzo al quale è proposto, ma la resa complessiva del display aiuta il Kraken Z63 a renderlo un prodotto davvero unico nel suo genere.
Personalmente adoro la combo che riporta in tempo reale la temperatura di CPU e GPU, le cui barre risultano personalizzabili nel colore, ma devo ammettere che il supporto alle GIF - anche personalizzate/proprietarie come quella animata del nostro logo - è letteralmente sensazionale!
Realizzato tramite materiali di ottima qualità e con finiture di alto livello, completo in tutto e perfettamente organizzato, il case H510 Elite di NZXT è davvero la giusta "vetrina" che l'hardware di questo livello merita.
Sebbene costi ancor più del case stesso, il dissipatore Kraken Z63 - un unicum nel suo genere! - è senz'altro la ciliegina sulla torta in questo trionfo dell'hardware. E poi diciamocelo, il nostro logo animato all'infinito rende davvero bene nel contesto!
L'unica incognita restano dunque le temperature. Naturalmente il radiatore da 280 del Kraken Z63 non potrà mai competere con quello del Liquid Freezer II 420 di Arctic, ma quanto incide il limitato ingresso d'aria fornito dall'H510 Elite rispetto al ventilato iTek Byzon precedentemente utilizzato?
Per stressare al massimo i 16 thread a disposizione del Ryzen 7 3700X abbiamo deciso di utilizzare Cinebench R23, lascando la CPU a frequenza stock, e di misurare la temperatura massima registrata al termine del test ripetuto dalla durata di 10 minuti.
Al fine di verificare le temperature ottenibili da una lunga e stressante sessione di gioco, abbiamo deciso di misurare la temperatura di picco durante una partita a Red Dead Online, settando la grafica al massimo con risoluzione 3.440*1.440p.
I test sono stati effettuati in un ambiente di test chiuso per entrambi i case, dunque con tutte le paratie installate ed i flussi inalterati. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 27°C (Test effettuati il 17-19/07 a Catanzaro, ore 23:00 circa), e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
Sorprendentemente le differenze non sono poi cotanto marcate come ci si aspettavamo prima di svolgere i vari test di rito. I circa 4/5°C sulla CPU ce li potevamo certo aspettare, sia per la differenza tra le dimensioni dei radiatori che abbiamo confrontato, sia per la quantità d'aria in ingresso, ma ci ha di sicuro sorpreso il solo +1.5°C sulla GPU.
Sebbene il Byzon vantasse ben tre ventole in ingresso, la Radeon 6800XT con le ventole fissate al 60% non sembra averne particolarmente beneficiato. Al contrario, possiamo definire ottima la resa della ventola da 120 sul retro e 14o sul top del case H510 Elite, capaci di smaltire al meglio il calore generatosi all'interno.
Come diciamo spesso e volentieri, la qualità c'è e si paga. Sicuramente il case H510 Elite di NZXT non è la migliore soluzione per chi cerca la miglior resa termica, bensì la migliore opportunità per realizzare una build elegante, completa e compatta a cui non si può rimanere indifferenti.
Per quanto riguarda il Kraken Z63, è chiaro che si tratti di un componente "esclusivo e dal costo elevato" data la sua unicità, realizzato appositamente per chi può permettersi un simile sfizio per un componente, quasi come fosse una costosa auto da corsa sprovvista di aria condizionata (Qualcuno ha detto Alfa Romeo 4C?!), ed è giusto così.
Si ringrazia NZXT Italia per averci permesso di assemblare una build del genere,
donandoci il case H510 Elite ed il dissipatore Kraken Z63!
Buon weekend di Ferragosto a tutti, andateci piano con i gavettoni 😎