Per stressare al massimo i 16 thread a disposizione del Ryzen 7 3700X abbiamo deciso di utilizzare Cinebench R20, e di misurare la temperatura massima registrata alla quinta esecuzione ripetuta senza pause (Peccato non sia stato rilasciato in tempo per i nostri test il nuovo Cinebench R23!).
I test sono stati effettuati in un ambiente di test aperto. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 21°C (Test effettuati il 07/11 a Catanzaro, ore 17:00 circa), e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
Oltre ad effettuare i test con la CPU a default ed il solo PBO auto attivato dalla suite Ryzen Master, per questa occasione abbiamo deciso di spingere tutti gli 8 core del Ryzen 7 3700X alla frequenza di 4.30GHz, settando un Vcore di 1.425V.
Ciò si è reso necessario non solo per adeguarci al genere di dissipatori utilizzati (Con la CPU a default avrebbe avuto poco senso, come potrete notare voi stessi), ma per generare ancora più calore da poter così evidenziare la differenza dei due sistemi. Ricordiamo che, oltre ad avere ventole migliori, il Liquid Freezer II 420 ha un radiatore con superficie maggiorata del 30% rispetto al formato da 360.
Mantenendo un boost costante su tutti i core di 4.30GHz, e sfiorando i 5000pt su Cinebench R20, il Liquid Freezer 420 ha fatto registrare un picco di 73.5°C a seguito di cinque esecuzioni del benchmark, contro i 75°C ottenuti dal formato da 360.
La superficie maggiorata del 30% ha dunque garantito un miglioramento di circa 1.5°C, un numero che nel nostro caso non fa certamente fa gridare al miracolo ma, che al contempo non è di poco conto per ovvi motivi, sopratutto se si considera l'impiego dello stesso con CPU ben più calorose (Caso in cui le differenze aumenterebbero in maniera esponenziale).
Innanzitutto bisogna considerare che dove si trova posto per un Liquid Freezer II 360, quasi sicuramente si potrà installare tale versione da 420. In secondo luogo, se non si considera situazioni estreme, il suo impiego implicherebbe l'utilizzo di un regime meno aggressivo per le ventole, ergo minore rumorosità.
In ultimo, basta semplicemente considerare che il Liquid Freezer II 420 costa solo 10€ in più del fratello minore.. .. sò un kilo e due, che faccio signò lascio?!
A questo punto, il nostro giudizio è dunque scontato. Si tratta di uno dei pochi AiO di tale formato, altamente prestante ed al contempo silenzioso, realizzato con materiali discreti e piuttosto elegante oltre che senza fronzoli, forte di un prezzo di vendita davvero invidiabile, che fa rabbrividire dei modelli da 240 ben più costosi.
Ora ditemi, come faccio a non consigliarvi di acquistarlo, sempre che ci vada nel vostro case?
Si ringrazia come sempre Arctic per il sample gentilmente offerto.