Quando il bus HyperTransport (HT) fu mostrato al mondo da AMD nel 2001, Intel non perse tempo nel denigrarlo, direttamente dall'Intel Developer Forum che si svolse il medesimo anno. A parlarne fu niente meno che Louis Burns, allora General Manager della casa di Santa Clara. Il dirigente Intel affermò che l'HyperTransport “doesn't have the legs for the next 10 years”.
Intel restò allo stesso tempo meravigliata e allarmata dall'HyperTransport, una tecnologia che avrebbe potuto dare ad AMD un notevole vantaggio, soprattutto in ambito Server (come effettivamente fu con le prime versioni delle CPU Opteron). Lo stesso Burns affermò: “We looked inside our own Hub Link architecture and we've looked at a number of other architectures, including HyperTransport, to try to understand whether they had the scalability, the flexibility, the true performance characteristics to become an industry-standard I/O architecture for the next 10 years”.
PC Mag, Maggio 2001
Intel non aveva nulla da contrapporre all'HT, quindi dovette combatterlo con quello che aveva a disposizione: il reparto marketing. David Rich, General Manager presso API NetWorks, circa nello stesso periodo fece chiarezza affermando quanto segue: “We think that Intel's been surprised and taken unawares that HyperTransport has got the support that it has. In the IDF speech, they tried to pigeonhole HyperTransport as a simple physical interface: How many gigabits per second can you get over wire? But that's not all that HyperTransport is.It defines a physical standard but also defines a whole protocol that defines compatibility with PCI”.
L'HyperTransport, nella propria semplicità, ha cambiato radicalmente il mondo dell'informatica contemporanea, ed ha permesso di realizzare sistemi con 4 o più processori senza alzare eccessivamente i costi di progettazione. Non è un caso che Intel, in seguito, abbia preso ispirazione dal Bus di AMD, affinandolo, per realizzare il Bus QuickPath Interconnect (QPI) nell'era post Core, iniziata con l'architettura Nehalem. Anche grazie al QPI Intel è tornata regina incontrastata dei sistemi Multi CPU.
Si può osservare la notevole somiglianza tra il QPI (2008) di Intel, e l'HT (2001) di AMD
Sempre L'HyperTransport fu di stimolo per la realizzazione del Bus PCI-Express (2004) da parte del consorzio formato, inizialmente, da Intel, IBM, HP e Dell. Un Bus seriale (Point-to-Point), modulare e poco costoso da implementare.
Sebbene ormai abbia fatto il suo tempo, l'HyperTransport ha aperto la strada per AMD ad un nuovo modo di approcciarsi al mercato, e con successo: quello Open. Oggi, Rory Read, ricordando tale esperienza, ha richiamato a sé uno dei fautori dell'HyperTransport, Jim Keller, ed ha dato vita alla Fondazione HSA. L'obiettivo è il medesimo: offrire una piattaforma Open attraverso cui poter realizzare un ecosistema più efficiente di quello attuale. Ma questa volta non solo Hardware, anche Software.
Al pari di 13 anni fa ancora una volta Intel ha deciso di non collaborare, e a questa si è aggiunta nVidia. Nel 2001 la casa del camaleonte non aveva nessun interesse per non farne parte, in quanto era una produttrice di chipset e GPU. Far parte del Consorzio sarebbe stato solo un vantaggio (l'XBoX ne è un esempio). Oggi, avendo un proprio ecosistema di nome CUDA, nVidia teme la Fondazione HSA.
Dieci anni fa l'HyperTransport Consortium, appoggiato da tutte le maggiori aziende hardware, vinse nonostante l'opposizione di Intel. La situazione oggi si ripete con la Fondazione HSA. Riuscirà a risultare vincente, nel lungo periodo?