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Se da un lato prodotti come il Noctua NH-D15 si distinguono per il tentativo di rimanere sobri, che però fallisce subito dopo quando si montano quei due ventoloni da 140, il Freezer 50 di Arctic punta ad un pubblico più "esigente".. si fa per dire per non citare i ragazzini che si approcciano al "gaming"!

Questa bestia carenata, che da nuda conta un totale di ben oltre cento alette di alluminio, misura 148 mm (L) x 149.5 mm (W) x 166 (H) mm per 1196,3g rilevati (742,2g per la sola struttura di heatpipe più alette dissipanti).

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Ma come si fa a "svestire" questo dissipatore?

La componente principale da rimuovere, che analizzeremo in seguito per via della presenza della sezione LED RGB, è la ventola centrale da 140, che tra le altre cose è quella che raggruppa tutti i cavi di connessione alla motherboard (4-pin fan e 3-pin RGB).

Una volta rimossa questa, basta sganciare la carenatura posteriore unitamente alla ventola frontale da 120.

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Nelle seguenti immagini di dettaglio possiamo analizzare al meglio la struttura dissipante, prima di occuparci delle ventole. Com'è possibile notare, ci troviamo dinanzi ad una complessa struttura dual-tower, la quale conta un totale di n.104 alette in alluminio dallo spessore di 0.4mm (n.52 alette per singola torre).

Arctic ha deciso di realizzare due profilature differenti per le torri, ovviamente per ottimizzare al meglio secondo i propri studi la dissipazione nel calore. La prima dalle dimensioni inferiori vanta una finitura "a imbuto" che aiuta a convogliare meglio l'aria verso l'interno, mentre la seconda dalle dimensioni maggiori, facendosi carico di un flusso maggiore per via delle due ventole in serie, si occupa di espellere al meglio l'aria calda (Vedi la finitura più pronunciata al centro).

Alla base di tutto vi sono, come già anticipato, ben 6 heatpipe in rame da ∅ 6mm con finitura nichelata, vanta una base di contatto netta avente dimensioni pari a 2,5*3,0cm circa, più che sufficienti per le attuali CPU consumer disponibili in commercio.

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Come già anticipato, il bestione in questione si affida a due ventole dalla dimensione differente, al fine di contenere maggiormente gli ingombri e fornire una migliore vista di insieme (Vedi ad esempio il sopra-citato Noctua NH-D15, dove la prima ventola risulta "rialzata").

Esteticamente si tratta di un vantaggio senza ombra di dubbio, ma praticamente bisogna per forza fare attenzione alle RAM che si utilizzano. Come vedrete nelle prossime pagine vi è il rischio che queste facciano contatto prima del previsto con la struttura, impedendovi di proseguire con la corretta installazione di un kit dual-channel (Arctic consiglia l'installazione solo nel caso in cui le vostre memorie siamo alte ≤37.5mm).

Tornando alle ventole, queste non sono altro che delle Bionix serie P da 120 e 140, con telaio opportunamente rivisto naturalmente. Il produttore ci suggerisce che entrambe sono controllate via PWM, e che raggiungono rispettivamente un regime di rotazione massimo pari a 1.800RPM (12V-0.09A) e 1.700RPM (12V-0.13A) con un minimo di 200RPM per entrambe.

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Durante i nostri test, a dissipatore completamente assemblato e puntato verso lo strumento ad una distanza di 50cm, abbiamo rilevato una rumorosità massima di circa 46dB.

Dulcis in fundo arriviamo ad analizzare la sezione LED, integrata nel telaio della ventola centrale da 140. Qui troviamo un totale di n.6 LED per lato che si occupa di illuminare i profili trasparenti della struttura, più uno centrale dedicato al logo del produttore.

In totale abbiamo 13 LED RGB con un assorbimento massimo dichiarato di 2.5W (5V-0.5A), completamente integrabili con tutte le motheboard odierne oppure controller A-RGB venduti separatamente.

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